Giussano, il futuro dell’ospedale resta un’incognita. Iniziativa sindacati

Il futuro dell’ospedale di Giussano al centro dell’iniziativa dello scorso 2 ottobre, organizzata dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Camera del Lavoro territoriale di Monza e Brianza.
Il futuro dell’ospedale di Giussano al centro dell’iniziativa dello scorso 2 ottobre, organizzata dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Camera del Lavoro territoriale di Monza e Brianza. Un confronto “da marciapiede”, con la presenza dei Sindaci di Giussano, Carate, Lentate e Meda, con il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Desio Vimercate e il Commissario straordinario dell’Asl Mb.
In lontananza l’unica ipotesi abbozzata fino a oggi: il trasferimento del settore materno infantile dall’ospedale di Carate a quello di Giussano, che nelle intenzioni del direttore generale, Pietro Caltagirone, dovrebbe diventare un polo specialistico e d’eccellenza per la mamma e il bambino.
«La questione al centro della nostra iniziativa – dice Walter Palvarini, segretario generale della Fp Cgil Mb – è che in questi mesi di dibattito, nonostante forti polemiche, è mancato un luogo certo, riconoscibile e trasparente dove discutere con tutti i soggetti istituzionali e sociali del progetto della Direzione, dove condividere le esigenze della sanità del territorio e dove prendere in esame anche eventuali altre proposte di riorganizzazione e sviluppo. Predomina una stato di incertezza, per gli operatori e per i cittadini che riteniamo necessario superare rapidamente».
«In vista della riforma sanitaria regionale – conferma Lorella Brusa, segretaria Cgil Mb – con il più grande polo di Carate a 5 Km, l’ospedale di Giussano rischia di chiudere, se non si interviene con una riorganizzazione strutturale. Non è possibile spogliare il territorio dei propri presidi sanitari, ma questi vanno ripensati, diversificando l’offerta, costruendo un sistema realmente integrato».
Nel dibattito sono intervenuti anche alcuni cittadini che hanno raccontato le loro difficoltà a rivolgersi ai servizi sanitari, a partire dalle liste di attesa.