In Lombardia 7 ginecologi su 10 sono obiettori. E negli ospedali brianzoli?

10 settembre 2013 | 10:25
Share0
In Lombardia 7 ginecologi su 10 sono obiettori. E negli ospedali brianzoli?

Sette ginecologi su dieci in Lombardia si dichiarano obiettori di coscienza. La legge sull’aborto è disattesa nella nostra regione? I numeri degli ospedali brianzoli: San Gerardo, Vimercate, Desio, Carate e Giussano.

Quasi sette ginecologi su dieci, il Lombardia, sono obiettori di coscienza. È l’interessante dato emerso dal rapporto delle Asl regionali e consegnato nelle mani del vicepresidente regionale, Sara Valmaggi. Per entrare nello specifico: il 67,8 per cento dei ginecologi operativi nel 2012 nei presidi ospedalieri della Lombardia si è dichiarato obiettore. A cui andrebbero aggiunti anche il 49,8 per cento degli anestesisti e il 38,9 per cento del personale infermieristico e ostetrico.

Il tema, pare evidente, è l’interruzione volontaria di gravidanza, prevista dalla legge e che in Lombardia, numeri alla mano, potrebbe trovare difficile adempimento, «Nella nostra regione la legge 194 è disattesa», il commento della stessa Valmaggi.

I numeri dei nostri ospedali – A Monza, presso l’ospedale San Gerardo, dove non sono nuove manifestazioni abusive contro l’aborto, 12 ginecologi su 15 e 83 anestesisti su 91 si dichiarano obiettori.

Al presidio ospedaliero di Vimercate obiettori sono 9 ginecologi su 12 e 14 anestesisti su 23; a Desio si contano 11 ginecologi su 15 e 11 anestesisti su 24 (meno della metà, ndr); a Carate e Giussano 9 ginecologi su 14 e 11 anestesisti su 16.

C’è chi spiega lo stato dell’arte additando quasi vent’anni di governo di Roberto Formigoni, con una sanità diventata feudo di Comunione e liberazione, e ragioni di opportunità professionale. Intanto, in 11 presidi ospedalieri lombardi, si registra il 100% di ginecologi obiettori di coscienza: succede a Treviglio, Montichiari, Iseo, Gavardo, Oglio Po, Cuggiono, Melzo, Broni, Chiavenna, Gallarate e al Bassini di Cinisello Balsamo.