PizzAut si ferma per Lorenzo Rovagnati: un minuto di silenzio nei ristoranti

Il dolore per la tragica scomparsa di Lorenzo Rovagnati ha scosso profondamente non solo il mondo dell’imprenditoria, ma anche chi, nel corso degli anni, ha avuto modo di conoscere e apprezzare la sua sensibilità e il suo impegno nel sociale.
Monza. Il dolore per la tragica scomparsa di Lorenzo Rovagnati ha scosso profondamente non solo il mondo dell’imprenditoria, ma anche chi, nel corso degli anni, ha avuto modo di conoscere e apprezzare la sua sensibilità e il suo impegno nel sociale. Tra questi c’è PizzAut, il progetto di inclusione lavorativa per ragazzi autistici, che ha deciso di fermare per un minuto le sue attività in segno di lutto e raccoglimento.
“Tutti i ragazzi di PizzAut si stringono intorno alla famiglia Rovagnati, da sempre a noi vicina. Oggi osserveremo un momento di silenzio e di raccoglimento nei nostri ristoranti per ricordare Lorenzo. A lui e alla sua famiglia vanno le nostre preghiere. Riposa in pace”, è il messaggio commosso diffuso da Nico Acampora, potron di PizzAut.
Un legame speciale
Lorenzo Rovagnati non era solo un imprenditore di successo, ma anche un uomo attento alle cause sociali, che nel tempo aveva mostrato vicinanza e sostegno ai progetti di inclusione e solidarietà. Il gesto di PizzAut non è solo un omaggio simbolico, ma la testimonianza di un rapporto di affetto e stima reciproca.
Nel silenzio di quel minuto, tra i tavoli dei ristoranti PizzAut, non c’è stata solo la memoria di un uomo, ma la gratitudine per il segno che ha lasciato in chi lo ha conosciuto e stimato.
Rovagnati aveva infatti avviato la collaborazione con PizzAut per il lancio del nuovo progettoPizzAutoBus, una flotta di 12 Food Truck che viaggeranno in Lombardia e in tutta Italia moltiplicando le occasioni di inclusione lavorativa. Rovagnati ha contribuito donando all’associazione un truck attrezzato per la preparazione e la distribuzione di pizze in provincia di Monza e Brianza, che andrà a formare e incrementare la flotta. Ogni mezzo, che potrà impiegare fino a cinque persone autistiche, sarà in seguito affidato a realtà associative e onlus che si occupano di autismo: una catena di lavoro che ha l’obiettivo di contribuire in maniera concreta alla creazione di nuovi posti di lavoro in tutto il Paese, in ottica di inclusività.