Trenord, “dacci oggi il nostro guasto quotidiano”

Passaggio a livello bloccato tra Arcore e Monza. Ritardi, disagi e pendolari che si sfogano sui social: “Essere pendolare Trenord è lavoro usurante”
“Un giorno si guasta il treno, un altro la rete elettrica, un altro ancora un passaggio a livello. Essere pendolare di Trenord è un lavoro usurante“. E’ solo uno, nella marea dei post che oggi, 20 novembre, hanno invaso i social del territorio brianzolo, dopo il guasto di un passaggio a livello a Monza e la conseguente scia di disagi alla circolazione ferroviaria. A vergarlo è un brianzolo 55enne che tutte le mattine deve raggiungere Milano per lavoro e che lo fa con il trasporto pubblico, anche per ragioni di responsabilità ambientale. “I ritardi e i guasti sono all’ordine del giorno – commenta – ma la mattina le corse sono frequenti e in qualche modo ci si riesce ad arrangiare, se ci si adatta alla modalità ‘sardine’ sulla carrozza. Mettici però anche gli scioperi, alcuni indetti da sigle minori che rappresentano pochissimi lavoratori e il disagio diventa una costante. Quello che fa arrabbiare è che Regione Lombardia, anzichè investire su un trasporto ferroviario efficace, butti cifre immense per un progetto anacronistico come Pedemontana“.
“Dacci oggi il nostro guasto quotidiano“, ironizza un altro pendolare, arcorese di 55 anni che viaggia con Trenord tutti i giorni. La condanna è lapidaria: “servizio inqualificabile, presa in giro continua verso chi paga un servizio“.
Il guasto al passaggio a livello, nella giornata di oggi, successo tra Arcore e Monza, è stato risolto dal personale ferroviario Rfi nel giro di circa 3 ore. Ha affibbiato a tutti i pendolari della tratta circa 45 minuti di ritardo nell’arrivo a destinazione. “Normalmente salgo ad Arcore – ha raccontato un 40enne arcorese – scendo a Monza e cambio per la Stazione Centrale. Entrambi i treni avevano enormi ritardi. Ieri invece, al ritorno, il ritardo di oltre mezzora sulla partenza da Milano era dovuto a un atto vandalico: un finestrino rotto”.
Intanto all’orizzonte si profila un nuovo sciopero per il 24 novembre. Ce n’è sempre una, insomma…