Il caso

Test Medicina, gli ex quartini vincono la battaglia per l’ammissione nel 2024

Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar che giudicava inammissibili i risultati ottenuti l'anno scorso. Ora un emendamento al Decreto PNRR dona speranza a migliaia di studenti, tra i quali il monzese Riccardo Sala.


Monza. Se si trattasse di una partita di calcio, si potrebbe parlare di zona Cesarini, dal nome della mezzala della Juventus, Renato Cesarini, che negli anni Trenta divenne famoso per i gol nei minuti finali delle partite. Invece, in questa circostanza, il tema sono i TOLCMed, i test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria per l’anno accademico 2024, sostenuti dai cosiddetti quartini, studenti del quarto anno delle superiori.

Il concetto, comunque, con le dovute differenze, è lo stesso della zona Cesarini calcistica. Perché praticamente in extremis, quando la battaglia iniziata dagli ex quartini dopo la sentenza del Tar del Lazio del 17 gennaio 2024, che ha dichiarato illegittimi i TOLCMed, stava travalicando i limiti per l’iscrizione ai test di ammissione di quest’anno, in programma il 28 maggio e il 30 luglio, gli studenti ora all’ultimo anno delle superiori hanno messo a segno punti, probabilmente decisivi, a loro favore.

LA SITUAZIONE

Prima, infatti, il 10 aprile viene pubblicata l’ordinanza del Consiglio di Stato con la quale viene sospesa la decisione del Tar del Lazio, si salvaguarda la graduatoria del TOLCMed che era stata bloccata a gennaio e si fissa l’udienza del 9 luglio di quest’anno per la trattazione del merito.

Pochi giorni dopo, alla Camera dei Deputati, viene approvato all’unanimità un emendamento al Decreto legge del PNRR che prevede la tutela dei ‘quartini’, circa 4mila in tutta Italia ora riuniti nel Comitato degli ex quartini.

“L’impegno di tanti studenti e tante studentesse merita rispetto, i loro sogni e vocazioni non vanno traditi” le parole del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, dal cui dicastero era partita ad inizio di quest’anno la proposta di modificare in itinere i test di ammissione per l’anno accademico 2024 con una tipologia di test basata sulla banca dati pubblica.

Riccardo Sala

LE PROSPETTIVE

Ora, per avere la certezza di non veder vanificato il punteggio ottenuto nelle prove di ammissione a Medicina, gli ex quartini hanno ottenuto un ultimo passaggio. Ieri, 23 aprile, è arrivata l’approvazione al Senato della Repubblica dell’emendamento al Decreto legge del PNRR già votato alla Camera. Un provvedimento sul quale il Governo Meloni ha posto la fiducia anche per accelerare i tempi, visto che il Decreto legge deve essere convertito entro il Primo Maggio.

A questo punto si potrà fare chiarezza sulla riserva dei posti per gli ex quartini e sulle varie modalità con le quali procedere per non vanificare l’impegno di chi aveva passato l’estate 2023 a studiare sui libri ed arrivare ben preparato sui 40 argomenti di cui era costituito il test di ammissione a Medicina.

LA STORIA

Tra chi in questi ultimi mesi ha provato ansia, incertezza, sconforto e una grande delusione c’è anche Riccardo Sala, 18enne monzese, che quest’anno sta frequentando l’ultimo anno del Liceo scientifico all’Iti Hensemberger di Monza. E l’anno scorso, da ex quartino ed aspirante pediatra, era riuscito ad ottenere il punteggio per rientrare nel 3% degli iscritti ai test di ammissione che possono iscriversi alla facoltà di Medicina all’Università Bicocca.

“Gli ultimi sviluppi positivi della vicenda sono il frutto del lavoro di un movimento che ha preso vita il 17 gennaio quando abbiamo appreso che il Tar del Lazio aveva annullato i nostri punteggi – spiega Riccardo – uno di noi ha creato un gruppo Whatsapp che è cresciuto giorno dopo giorno e che ora è formato da alcune centinaia di membri”.

IL COMMENTO

“Questi ultimi mesi per me sono stati molto sofferti – continua – avevo rinunciato a tante ore di spensieratezza per dedicarmi alla preparazione del test, avevo gioito nell’apprendere il punteggio conseguito, ma poi improvvisamente tutto è svanito nel nulla. Mi sono sentito tradito dalle autorità, abbandonato al mio destino”.

Ora, però, Riccardo, insieme agli altri 4mila ex quartini in tutta Italia, può guardare al futuro con speranza. “Ho ritrovato la serenità interiore e la concentrazione necessaria ad affrontare le prossime sfide che mi aspettano: l’esame di maturità, la certificazione del 118 e l’esame per la patente di guida – conclude – io e tutto il Comitato quartini ringraziamo i giornali locali, tra i quali voi di MBNews, che sono stati i primi a denunciare l’ingiustizia da noi subita e a dedicarci le loro attenzioni”.

 

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