M5S: “Pedemontana si fuma 1 milione al mese in interessi”

Audizione con il presidente Roth e i consiglieri lombardi. La revisione prezzi concessa dallo Stato preannuncia un nuovo aumento del costo dell’autostrada.
Qual è il costo di Pedemontana? Un milione al mese solo in interessi alle banche, dice il Movimento 5Stelle. Se n’è parlato oggi in Regione Lombardia durante una delle audizioni di inizio mandato, convocata dal presidente della commissione Bilancio Davide Carlo Caparini. All’ordine del giorno, il punto della situazione sulle partecipate. Argomento di spicco, il costo di Pedemontana, cui è stato concesso il doppio del tempo previsto, ovvero un’ora di discussione anziché mezzora. In sala, i consiglieri regionali, il presidente Caparini e il presidente di Pedemontana Luigi Roth che ha relazionato i presenti sulla situazione economico-finanziaria.
ACCORDATO IL RIALZO DEL PREZZO
Per approfondire il tema del costo di Pedemontana il Movimento 5 Stelle rappresentato dalla consigliera Paola Pizzighini aveva chiesto un accesso agli atti riguardante il contratto con Webuild e la presenza della clausola di revisione prezzi. Nonostante il contratto originale non contemplasse una clausola di revisione prezzi (i conti dell’autostrada sono astronomici), ad esso si applicano le disposizioni dell’articolo 26 del D.L. 50/2022, convertito con la legge 91 del 2022. Queste disposizioni concedono l’aggiornamento dei prezzari regionali entro il 31 luglio 2022, consentendo un incremento fino al 20% rispetto ai valori registrati al 31 dicembre 2021 per la determinazione dei prezzi dei prodotti. In pratica lo Stato riconosce un incremento di risorse sull’opera, a fronte dell’aumento di costo delle materie prime.
MOVIMENTO 5 STELLE SUL COSTO DI PEDEMONTANA
Questo avrebbe secondo il M5S ricadute sul costo finale della Pedemontana pesanti. “E’ un’opera che per noi non deve essere fatta”, ha dichiarato senza mezzi termini il movimento. Il riconoscimento dell’incremento prezzi da parte dello Stato infatti supporterebbe la realizzazione, ma con sguardo cieco rispetto anche solo al prossimo anno, quando magari saranno assenti nuovi contributi e, in più, i tassi di interesse peseranno fortemente. “Già così si fatica a far quadrare il pareggio – è la posizione di Pizzighini e colleghi di schieramento – cosa succederà poi? Un disastro economico per i lombardi: “Abbiamo audito dalla società che nell’anno 2022 gli oneri finanziari correlati alle tratte in esercizio superano i 10 milioni di euro, stessa cifra per le tratte ancora da costruire. C’è poi il problema dei costi esorbitanti del progetto: l’autostrada più costosa nella storia d’Italia in fase di costruzione”.
“PER FORTUNA PEDEMONTANA E’ FERMA AL PALO”
Tuttavia, va chiarito che tale incremento si applica solo alla percentuale di variazione che supera il cinque per cento del prezzo dei singoli materiali da costruzione utilizzati nelle lavorazioni contabilizzate nei dodici mesi precedenti al decreto e nelle quantità accertate dal direttore dei lavori. Ciò porrebbe un limite all’impatto finanziario dell’opera. “Fortunatamente, è noto che Pedemontana non è avanzata nemmeno di un metro negli ultimi 12 mesi – continua il M5S – pertanto, ci si aspetta che questa norma abbia un impatto limitato sul conto economico dell’opera. I riconoscimenti previsti dallo Stato vengono assegnati infatti sulla base degli stati di avanzamento lavori“.

LE PROSSIME MOSSE DELLE MINORANZE
Le minoranze su questo tema intendono dare battaglia all’Esecutivo Fontana bis. Innanzitutto chiedendo un’ulteriore audizione per valutare se l’adeguamento previsto sia sufficiente a mantenere ancora conveniente la realizzazione dell’autostrada. Soprattutto sul lungo periodo. Inoltre i 5Stelle annunciano di voler relazionare l’Europa sull’opera: se venisse approvata la Tratta D breve (versione ridotta che esclude la connessione con Bergamo) verrebbe meno quello strategico collegamento Varese-Bergamo che fu alla base della progettazione (e dei finanziamenti).
A dare battaglia oggi anche il Partito Democratico, mentre la maggioranza non è intervenuta. Se la questione ecologica si è rivelata finora un’arma debole contro Pedemontana, malgrado la crescente coscienza ambientale di questa fase storica, i detrattori provano a puntare tutta la cassa sulle criticità economico-finanziarie.