Centro di produzione “il Gigante”: confronto in Provincia tra gli ambientalisti e il sindaco di Arcore

Gli ambientalisti hanno chiesto udienza al sindaco. È fissata per il 13 settembre in Provincia di Monza la riunione chiesta da Europa Verde all’Amministrazione di Arcore. Oggetto del confronto, quel progetto che la società Rialto vuole realizzare al confine con Villasanta per un grande centro di produzione di prodotti a marchio il Gigante. La contestazione del gruppo rispetto all’impatto che l’intervento potrebbe avere su ambiente, inquinamento e traffico era stata resa nota a luglio, dopo una conferenza di servizi tra Comune, Provincia, Arpa, Ats. I pareri delle diverse agenzie erano arrivati nelle settimane successive e avevano evidenziato delle criticità. “Criticità enormi” aveva riferito il sindaco Maurizio Bono, parlando dlela relazione di Provincia di Monza e Brianza. Dagli uffici briantei erano stati espressi infatti forti timori rispetto al tema della viabilità. Il volume di traffico di mezzi pesanti che si riverserebbe sull’arcorese Cascina del Bruno e, in parte, sulla villasantese San Fiorano necessiterebbe, secondo i tecnici provinciali, di una piano della viabilità più articolato. E l’ipotesi di una rotonda da collocare a poca distanza da quella di via Belvedere non convince. “Europa Verde ci ha contattati -ha spiegato Bono- e chi ha chiesto di sederci a un tavolo per parlare di questo argomento. E noi abbiamo dato la nostra disponibilità. Il confronto è fissato per il 13 in Provincia”. L’iter al momento è fermo.

IL PROGETTO

Il progetto accentrerebbe ad Arcore le attività produttive di due grossi centri oggi collocati fuori provincia e che chiuderebbero. Il nuovo polo servirebbe tutti i centri commerciali della Rialto al Nord. Il progetto del privato era stato pensato per la prima volta circa 15 anni fa, da sviluppare sull’intera area di proprietà del Gigante che si estende tra Arcore e Villasanta, a ridosso del quadrifoglio viabilistico del centro commerciale. Il Comune di Villasanta però ha vincolato il terreno a verde nel Pgt, scelta confermata da tre mandati consecutivi. L’attuale disegno è una versione rimodulata che concentra tutta l’edificazione su Arcore. Le ricadute viabilistiche invece non potranno essere limitate al confine comunale.