Monza, 3 quartieri a 30 all’ora: le prime zone a Sant’Albino, Libertà e Triante

Il progetto è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Un finanziamento da oltre mezzo milione di euro.
A Monza sono in arrivo le prime “zone 30” per una viabilità più sicura delle zone sensibili. Le aree in cui la velocità dei veicoli sarà ridotta a 30 chilometri orari sono state individuate anche sulla base delle segnalazioni dei cittadini, tenendo in considerazione la presenza di scuole, centri di aggregazione, piazze, spazi pubblici e negozi di vicinato. Un progetto coerente con le previsioni del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) in fase di redazione.
La strada della sostenibilità
L’obiettivo di questo progetto è “ridisegnare la mobilità dei quartieri in un’ottica di maggiore sostenibilità e sicurezza per tutti gli utenti”, sottolinea l’Assessore alla Sicurezza e alla Mobilità, Federico Arena. Le “zone 30” introducono più sicurezza stradale, perché creano un nuovo equilibrio fra pedoni, biciclette, moto, auto, trasporto pubblico e veicoli in sharing, oltre a contribuire ad un minor impatto ambientale. Il risultato è quartieri sempre più vivibili, con nuovi spazi per i pedoni e per la mobilità leggera e strade sempre più sicure, soprattutto in presenza di edifici come le scuole”.
Riduzione del numero di incidenti del 40%
Secondo le statistiche più recenti con l’istituzione delle “zone 30”, il numero di incidenti si riduce del 40% e il numero dei feriti del 70%. Il progetto prevede una redistribuzione dello spazio stradale, una nuova segnaletica orizzontale e verticale, il rialzo della pavimentazione stradale, un sistema a illuminazione a led per gli attraversamenti pedonali e la realizzazione di aree “traffic calming” con l’inserimento di elementi strutturali di moderazione della velocità che garantiscano la sicurezza per tutti, ciclisti, pedoni e automobilisti.
Tre zone protette
I quartieri individuati per le zone 30 sono: Sant’Albino, Libertà e Triante. L’area di Sant’Albino è fortemente urbanizzata, con la presenza di scuole dell’infanzia, del centro natatorio e del campetto sportivo. È caratterizzata da una rete viaria destinata al traffico locale e, in alcune fasce orarie, da traffico di attraversamento. Le strade che saranno interessate da interventi di limitazione della velocità saranno via Murri e via Alberto da Giussano.
Il tessuto urbanistico è simile anche nel quartiere Libertà dove gli attrattori sono molti: scuola dell’infanzia, la scuola elementare Rodari, la scuola media superiore Mapelli, il centro parrocchiale Cristo Re, il campetto sportivo Cantalupo e il Monzello.
Via Monte Bianco e via Monte Bisbino, sono le strade nel quartiere Triante che saranno interessate dagli interventi di moderazione del traffico. Si tratta di un’area che vede la presenza dell’asilo nido Triante, della scuola dell’infanzia Mirò, della scuola primaria «Don Milani» e di alcuni spazi verdi comunali.
Finanziamento da oltre mezzo milione di euro
Un finanziamento da oltre mezzo milione di euro. Il progetto è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con 563.544 euro, così suddivisi: 200.000 mila euro a Sant’Albino, 180.000 euro a Libertà e 183.544 a Triante.