Cesano Maderno aderisce alla “Catena Umana per la Pace e la Fraternità”

Domenica 3 ottobre Cesano Maderno aderisce alla “Catena Umana per la Pace e la Fraternità”, che si terrà a Saronno.
Conflitti, violenze, prevaricazione: in troppi Paesi del mondo, bambini, donne e uomini soffrono a causa della guerra. L’impegno per la pace si fa sempre più urgente. Il compito di mettere in campo interventi e strategie per promuovere il dialogo è anzitutto dei governi e delle diplomazie, ma anche i singoli cittadini possono dare un contributo importante, unendosi per diffondere i valori della pace.
Domenica 3 ottobre Cesano Maderno aderisce alla “Catena Umana per la Pace e la Fraternità”, che si terrà a Saronno.
L’idea è quella di offrire un’alternativa a tutti coloro che non potranno partecipare il 10 ottobre all’ormai storica marcia della Pace Perugia-Assisi, che quest’anno compie 60 anni.
Il consigliere del Partito Democratico, Marco Violato, a sua volta informato dell’iniziativa dal consigliere di Passione Civica, Raffaele Di Staso, ha proposto all’Amministrazione comunale di aderire alla marcia di Saronno. Il Sindaco Maurilio Longhin ha accolto molto favorevolmente l’idea che Cesano Maderno partecipi ad un’iniziativa di così alto significato. Quest’anno l’impegno per la pace e la fraternità si confronta con un’emergenza ulteriore, drammatica e attualissima, quella delle donne e delle bambine dell’Afghanistan, la cui sicurezza e i cui diritti sono minacciati dal ritorno al potere del regime talebano.
Il ritrovo è per le ore 15.00 nel Piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto, da dove prenderà il via l’iniziativa, che rispetterà le regole sanitarie di distanziamento anti-Covid.
“Sono orgoglioso – spiega il consigliere Marco Violato – che la nostra città partecipi alla marcia che si terrà a Saronno. In questo momento storico l’attenzione e preoccupazione di noi tutti sono per il popolo afghano, che deve affrontare le conseguenze del ritorno dei talebani. A farne le spese sono soprattutto le donne e le bambine, che si ritrovano a dover lottare, a rischio della vita, per affermare diritti basilari, come quello di lavorare e di andare a scuola. Questa marcia è un modo per lanciare un messaggio di solidarietà ed è un esempio di unione tra Città sul territorio nel segno della pace per rafforzare l’impegno a favore di chi vive sulla propria pelle la tragedia della guerra”.