“Mal’aria” a Monza, ecco il report di Legambiente. Smog nonostante il lockdown

29 gennaio 2021 | 15:24
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“Mal’aria” a Monza, ecco il report di Legambiente. Smog nonostante il lockdown

Se Torino si conferma la città più gravata dal peso delle polveri sottili, anche le città lombarde non sono certo messe meglio.

L’Italia si conferma in cronica emergenza da inquinamento atmosferico e i dati dei superamenti giornalieri dei limiti di legge per il Pm10 del 2020 lo evidenziano. Con questa premessa Legambiente presenta il nuovo report Mal’aria.

Se Torino si conferma la città più gravata dal peso delle polveri sottili, anche le città lombarde non sono certo messe meglio.

“In Lombardia dove oltre a Milano, che ha tutte e quattro le centraline disponibili molto oltre i limiti di legge, anche a Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Mantova, Monza e Pavia tutte le centraline sforano i limiti dei 35 giorni di superamento. Solo a Lecco, Sondrio e Varese tutte le centraline rispettano i limiti” si legge nel report.

Per quanto riguarda le medie annuali di pm10 Monza si piazza al 13esimo posto della classifica,  con ben oltre i 30 microgrammi/mc medi.

Quali proposte?

“L’inquinamento atmosferico è dunque un problema complesso, che dipende da molteplici fattori come il traffico, il riscaldamento domestico, l’agricoltura e l’industria in primis. Proprio per tale complessità è un tema che non può essere affrontato in maniera estemporanea ed emergenziale, come fatto fino ad oggi dall’Italia, ma va preso di petto con una chiara visione degli obiettivi da raggiungere e delle azioni da mettere in campo. La pandemia non è certo un buon motivo per fermare la lotta all’inquinamento atmosferico. Anzi, deve essere uno stimolo in più. – si legge nel report –   La parola d’ordine della pandemia è stata distanziamento, quella che si imporrà all’indomani sarà prossimità: medicina territoriale, servizi di prossimità, “città a 15 minuti”, scuole, luoghi di lavoro (co-working), negozi, relazioni facilmente raggiungi- bili a piedi o con mezzi di mobilità leggeri (bici). Per uscire dalla logica dell’emergenza e per ridurre l’inquinamento nelle nostre città e nei nostri paesi, dobbiamo dunque fare lo sforzo di incrociare due temi cruciali come la mobilità e l’uso dello spazio pubblico, della strada. Ripartendo da questi due aspetti e facendoli diventare i pilastri delle città pulite che vogliamo per noi e per i nostri figli, riusciremo a mettere a fuoco le reali azioni e modifiche necessarie per cominciare a respirare un’aria pulita”.