Seregno, nuovo scontro tra Tiziano Mariani e Aeb: “ho paura per la mia incolumità personale”

24 luglio 2020 | 18:38
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Seregno, nuovo scontro tra Tiziano Mariani e Aeb: “ho paura per la mia incolumità personale”

Continua la querelle che vede protagonisti il consigliere comunale di Seregno, e le aziende Aeb e A2A

“Sarà dura girare per Seregno nei panni dell’eroe di turno”, questa è la frase che si trova all’interno di un lungo comunicato stampa emesso dalla Presidente di Aeb Loredana Bracchitta che ha fatto rabbrividire – a detta sua – il consigliere comunale Tiziano Mariani, autore, unitamente al M5S della Lombardia, del ricorso al TAR che ha ufficialmente sospeso la fusione dall’azienda locale di energia e servizi con A2A.

“Quel documento mi inquieta e mi preoccupa, anche per la mia personale incolumità – commenta Mariani , che, nell’ultimo consiglio comunale ha chiesto che la nota stampa venga integralmente inviata alla Procura e al Prefetto di Monza.

Aeb risponde alle nuove accuse

Il comunicato emesso da Aeb è stato pubblicato sul sito ufficiale dall’azienda a seguito delle recenti accuse, portate alla luce da un noto giornale nazionale, che hanno acceso i riflettori su tre consulenze preparatorie alla fusione che sarebbero state affidate senza bando a Roland Berger (ex consulente proprio di A2A) per un totale di 300 mila euro. Una nuova imputazione che però non va già a Loredana Bracchitta che commenta: “Mi pare che il meccanismo in atto sia chiaro e basti osservarlo in alcuni dettagli. Come funziona? Si insinuano dubbi su tutto e tutti, non importa se fondati o meno, se basati sul vero o sul falso, se dimostrabili o no, l’importante è alimentare il sospetto in tutti i modi possibili – e spiega – I termini e le modalità degli affidamenti e dei conflitti di interesse sono stabiliti chiaramente dalla legge: o ci sono o non ci sono. Siccome sono state fatte delle gare a cui hanno partecipato società di livello internazionale, nessuna di queste ha sollevato eccezioni o è ricorsa al Tar, per il semplice fatto che non c’erano motivi né i presupposti per farlo. I vincitori delle gare hanno semplicemente vinto senza trucchi e scorciatoie. Pierluigi Troncatti, capo progetto di Roland Berger, non ha mai lavorato per AEB e ha collaborato l’ultima volta con A2A, nel 2015. La legge lo considera un tempo più che congruo per escludere conflitti. Punto! Starnazzare cose diverse serve solo a fare “pollaio”.

Una minaccia?

A fine giugno il tribunale amministrativo ha deciso di sospendere la fusione, in attesa di pronunciarsi a dicembre con una sentenza di merito. E proprio sulla questione del Tar, Lorena Bracchitta scrive alcune frasi nel comunicato stampa che, il consigliere Tiziano Mariani, ha letto e sentito come una minaccia alla sua incolumità personale : “Comunque decideranno i tribunali, noi accetteremo la decisione lasciando poi tutte le conseguenze sul piano industriale, politico e, ancora di più, umano, a chi ha messo in piedi questo pasticcio, forse per paura di sparire del tutto dalla scena. Allora sì che ci sarà da piangere, in auto e a piedi, e sarà dura girare per Seregno nei panni dell’eroe di turno. Nel frattempo e dopo, una cosa è certa: nessuno può permettersi di mettere in dubbio la nostra trasparenza, l’onesta e il massimo impegno con il quale sono state condotte le operazioni per il bene dei cittadini, dei dipendenti e dei soci. Noi abbiamo risposto a tutto – e chiude con una provocazione – Ora vediamo chi risponde a noi e con la stessa trasparente dovizia di informazioni e particolari. Mi riferisco alle piccolissime aziende ricorrenti al Tar insieme al consigliere Mariani e all’ormai escluso esponente 5S Fumagalli. Sono una delle chiavi di questo mistero. O quella porta non va aperta?”