Seregno, un libro per parlare di malattia e diversità ai bambini: il progetto di Iacopo Bellani

Un futuro da pediatra, e una passione per la scrittura. Iacopo Bellani pubblica il suo secondo libro dedicato a grandi e piccini
Come spiegare ad un bambino che cos’è una malattia? O come si può far comprendere che le diversità sono una risorsa e non un handicap? E che avere paura è normale e chiedere aiuto non è un male?
“Ad ogni domanda che un bambino pone, bisogna sempre rispondere con sincerità e un pizzico di fantasia”. E’ questo il segreto di Iacopo Bellani, 26enne di Seregno, neolaureato in medicina, che ha da poco pubblicato il suo secondo libro “Fiabe contro il raffreddore”: un progetto nato sia come strumento per aiutare piccoli e grandi lettori ad affrontare paure ed incertezze, sia come invito ad accogliere le diversità che rendono ciascuno a proprio modo speciale. Una raccolta di otto racconti che uniscono le due più grandi passioni del giovane seregnese: quello per la scrittura e quello per i bambini.
“A breve inizierò la specializzazione in pediatria – ci racconta – ma è durante il mio tirocinio nel reparto di genetica pediatrica all’Ospedale San Gerardo di Monza che ho avuto l’idea di scrivere questo libro: mi sono reso conto che i bambini si facevano delle domande ma che, soprattutto, avevano bisogno di risposte. Ma non sempre è facile parlare di un tema serio, come la malattia, che un po’ li incuriosisce e un po’ li spaventa, e allora ho pensato: perché non spiegarla attraverso il loro linguaggio?”. E così, tra un ambulatorio e l’altro, Iacopo Bellani ha trovato il tempo di scrivere “Fiabe contro il raffreddore”: una raccolta per bambini volta a rispondere alle loro sincere domande e un libro per grandi di fronte alla difficoltà di spiegare tematiche talvolta difficili da trattare.
Il raffreddore? La metafora della vita: “non bisogna dare mai nulla per scontato”
Una sirena che scopre il mondo su una sedia a rotelle, un ragazzo che viene deriso per il suo daltonismo, pozioni magiche al posto di sciroppi, dislessia, vaccini e molto altro. Sono tante le tematiche riadattate in chiave fiabesca da Iacopo Bellani nella sua raccolta. E il raffreddore? “E’ un po’ la chiave di lettura di questo libro – ci spiega lo scrittore – perché il raffreddore è considerato una delle malattie più comuni, una patologia così diffusa e conosciuta che spesso viene trascurata e banalizzata, in quanto curarla richiede semplici rimedi. Tuttavia, non tutti sanno che può evolvere in complicanze più o meno severe a tal punto da richiedere l’ospedalizzazione di un paziente – e aggiunge – ed è proprio questo il senso che ho voluto dare al mio libro: un invito ed uno strumento a non trascurare le domande dei bambini, le quali, seppur formulate con innocenza mediante un linguaggio semplice, richiedono sempre una risposta adeguata ed esaustiva. Non bisogna mai dar nulla per scontato”.
Il progetto speciale: una raccolta fondi per regalare il libro ai bambini
Iacopo Bellani ha le idee molto chiare: dopo sei anni di studio alla Bicocca per laurearsi in medicina, ora è pronto per affrontare altri cinque anni di specializzazione. “Voglio diventare un pediatra – ci dice – mi piacciono i bambini: in questo ultimo periodo ho spesso lavorato in un ambulatorio pediatrico della zona e mi sono trovato molto bene”.
Ed proprio per questa sua grande passione che il 26enne, ha deciso di devolvere l’intero ricavato della vendita di “Fiabe contro il raffreddore”, grazie al sostegno dell’Associazione Amici di Ndugu Zangu Onlus, per destinare la maggior quantità di queste fiabe ai bambini dei reparti di Pediatra, ai piccoli pazienti dei pediatri di famiglia e alle comunità che accolgono giovani lettori che hanno vissuto una condizione di disagio.
“Sono molto soddisfatto – conclude – il libro ha già ottenuto un buon riscontro dal pubblico”. Ma a chi verranno destinati i primi libri in regalo? “Sicuramente ai bambini del San Gerardo – svela – Monza è il paese che mi ha formato e non poteva che essere altrimenti”.