A Seregno Bni si presenta: obiettivo creare una grande rete tra professionisti e cittadini

La sua struttura è suddivisa in capitoli, come fossero sezioni. Tante braccia di uno stesso corpo, che tra di loro possono collaborare. Nella fattispecie, quello di Seregno, prende il suo dome dalla famosa torre cittadina: il capitolo Bni Barbarossa che è al 1° posto nella provincia di Monza Brianza.
Parola d’ordine fare rete. Il gruppo Bni (Business Network International) approda a Seregno con lo scopo di far conoscere ai cittadini la propria realtà, ma soprattutto per far capire ad altri imprenditori che il team fa la differenza e che uniti si possono creare grandi modelli di business.
È presso la sala civica Monsignore Gandini in via XXIV Maggio a Seregno che, durante la serata di mercoledì 13 novembre, si è tenuta la conferenza di Bni: una tra le più grande realtà di network che ha reso il passaparola l’arma vincente. Scopo è quello di stringere sinergie tra professionisti facendo quindi crescere il giro d’affari. Presente in sala il sindaco di Seregno Alberto Rossi. Particolarmente attento alla tematica lui, il primo cittadino, ha sottolineato l’importanza di creare un modello di business che punti su di una stretta collaborazione tra privato e cittadini, ma soprattutto tra privato ed istituzioni.
DI COSA SI TRATTA?
Bni nasce in America, grazie ad un’idea Ivan Misner in un momento di reale difficoltà imprenditoriale. Il progetto ha funzionato e, grazie a Paolo Mariola, giunge in Italia.
La sua struttura è suddivisa in capitoli, come fossero sezioni. Tante braccia di uno stesso corpo, che tra di loro possono collaborare. Nella fattispecie, quello di Seregno, prende il suo nome dalla famosa torre cittadina: il capitolo Bni Barbarossa che è al 1° posto nella provincia di Monza Brianza. “Attualmente – spiega Andrea Colombo, executive di BNI – gli iscritti al nostro capitolo sono 47 e possiamo contare sull’apporto di professionisti di diversi settori”. Parlando di numeri, le referenze scambiate si avvicinano alle 5 mila, mentre gli affari conclusi grazie alla sinergia Bni superano i 6,5 milioni di euro. Si tratta di numeri importanti che spiegano il successo del progetto. Basti pensare che in tutto il mondo Bni conta 280 mila membri, tra 75 paesi e 9 mila capitoli. In Brianza esistono 8 capitoli che contano 260 membri.
IL CONVEGNO DI SEREGNO:
“Bni – ha spiegato Francesca Molteni della “Molteni assicurazioni” – rappresento un gruppo eterogeneo di imprenditori che possono entrare in contatto in modo collaborativo”. In una logica di mercato dove gli imprenditori, da soli, fanno spesso fatica, a pensarci bene “l’arma” che Bni mette a disposizione è de facto vincente. Nel mio caso – ha testimoniato Francesca Molteni – sono entrata in contatto con una figura professionale, il campione del mondo di canottaggio, che difficilmente avrei conosciuto al di fuori del network. Ci sono due cose che all’interno di Bni accomunano tutti noi. La prima è che siamo tutti imprenditori alle prese con le medesime difficoltà. La seconda, è che siamo delle persone”. Persone, prima che professionisti appartenenti a settori diversi, che hanno quindi la possibilità di mettersi in contatto e creare dei modelli di business allargati.
Ispirare il territorio. Le persone soprattutto. “Un team – testimonia Edoardo Verzotti, il campione del mondo di canottaggio – si vede che è affiatato proprio quando nascono delle difficoltà. La persona – spiega – è al centro di ogni cosa. Bisogna puntare sull’anello debole, per quanto sia difficile. Solo allora il livello di tutto il gruppo crescerà”. Del resto – conclude Verzotti – un team passa da ogni singolo individuo e il risultato di un’azienda passa attraverso l’atteggiamento che ogni singolo collaboratore ha nel raggiungere un obiettivo condiviso”. Parole, le sue, che hanno un concreto valore e che, soprattutto, possono essere translate in un più ampio contesto: in momenti di crisi e difficoltà solo un buon lavoro di squadra può salvare l’economia.