Carate, residenti in strada per protestare contro il taglio di 16 alberi

12 luglio 2019 | 11:32
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Carate, residenti in strada per protestare contro il taglio di 16 alberi

Il movimento FridayForFuture di Carate Brianza, contro il cambiamento climatico, scende in strada per protestare contro il taglio di 16 pini domestici: un progetto voluto dall’Amministrazione e che è costato 149mila euro.

“Ci troviamo di fronte a un estate torrida con temperature dello scorso giugno sopra la media fino a 10 gradi centigradi. Il riscaldamento climatico preoccupa sempre di più e cosa fanno nel comune di Carate? Decidono di tagliare pini di Costa Lambro che regalano ombra, riparo per piccoli animali, ossigeno e bellezza a un intero quartiere. Il motivo di tale decisione è danneggiamento del manto stradale, corselli dei box e marciapiedi”. Queste sono le parole dei membri del movimento FridaysForFuture di Carate Brianza che, a distanza di mesi, tornano ad accendere la polemica sul taglio dei pini domestici nella frazione di Costa Lambro , tra via Cadorna e via Dalla Chiesa: una scelta, presa e approvata a fine dicembre, dall’Amministrazione Comunale (per 149mila euro) dopo anni di disagi e una raccolta firme fatta da alcuni residenti della zona.

Presidio in strada contro il taglio degli alberi

Già a gennaio, alcuni residenti si erano opposti alla decisione presa dal sindaco Luca Veggiani e, ora, arrivato il giorno dell’abbattimento hanno deciso di scendere in strada per protestare perché, dicono: “non è giustificabile l’abbattimento di sedici Pinus pinea. Potevano essere salvate alcune piante che creano meno danni e metterle a dimora delle nuove. Inoltre, hanno deciso di iniziare il lavoro ai marciapiedi senza rispondere ai cittadini di un Comitato (Civitaverde – Carate Brianza insieme a Legambiente Seregno) che da mesi fa domande circa la ripiantumazione prevista e dichiarata a parole anche in Consiglio Comunale ma poi non inserita nel progetto di riqualificazione – e aggiungono – Noi di FFF ci auspichiamo che vengano introdotte nuove specie arbustive e che questo sia un episodio singolo. Sappiamo benissimo l’importanza di piantare un albero e i suoi benefici per combattere l’aumento delle temperature estive. Chi natura ferisce… di natura perisce!”

Ma gli alberi sono stati abbattuti, tutti e sedici e, ancora una volta, gli stessi residenti si sono divisi. Mentre alcuni protestavano per poter mantenere i propri pini domestici, altri invece non vedevano l’ora di farli sparire: “Eravamo sotto gli occhi dei residenti e qualcuno ha esclamato “ma menomale che non ci sono più, davano fastidio e basta!” mentre altri guardavano in silenzio – concludono i membri del movimento FridaysForFuture di Carate Brianza – noi pensiamo che non ci sia giustificazione per questo atto, che si poteva risolvere in un altro modo il problema della strada sconnessa. Adesso quando ci saranno 40 °C nessuno si lamenti. Siamo capaci di distruggere tutto ma non ci rendiamo conto che la natura si riprenderà quello che ha lasciato”