Seveso, 1 milione alla Toti. Ma il prossimo anno scolastico resta un’incognita

Il comune si è aggiudicato tramite bando un finanziamento per la riqualificazione della scuola di Baruccana. Ma la nuova “Enrico Toti” non sarà pronta prima di due anni: si cerca ancora una soluzione per il prossimo settembre.
Una nuova speranza per la scuola “Enrico Toti” di Baruccana, a Seveso. Il comune è riuscito ad aggiudicarsi un finanziamento da Regione Lombardia, presentando un progetto entrato finalmente in graduatoria per l’accensione dei mutui BEI 2018/20 riguardanti interventi di edilizia scolastica.
L’edificio che ospita la scuola primaria, infatti, è da tempo inadatto ad ospitare un numero sempre maggiore di studenti: per far posto alle nuove classi sono stati sacrificati, negli anni, praticamente tutti gli spazi disponibili, dagli atrii alle aule di laboratorio (l’unica rimasta è quella di informatica), e oggi, come denunciavano i genitori a fine aprile, si è arrivati al punto di pensare di dover delocalizzare parte degli alunni in un’altra sede.
L’arrivo del finanziamento da Regione Lombardia, 1.088.241,94 euro per un progetto dal costo complessivo di 1.893.435 euro (la cifra rimanente sarà finanziata tramite conto termico del gestore dei servizi energetici), prospetta invece un futuro diverso per la scuola di Baruccana: i lavori comprenderanno non solo l’ampliamento dell’edificio (in particolare nuove aule, nuovi laboratori e l’inglobamento dell’ex alloggio del custode nella sala mensa), ma anche un adeguamento sismico e un’operazione di efficientamento energetico, con coibentazione dei muri esterni e installazione di un impianto fotovoltaico, che permetterà all’edificio di passare da una classe G a una A2.
Il tutto per una durata di circa due anni di lavoro: secondo l’amministrazione, la nuova “Enrico Toti” sarà inaugurata nel corso dell’anno scolastico 2021/22.
Soddisfatto il sindaco, Luca Allievi: «Sono molto contento perché finalmente il progetto del Comune di Seveso è stato individuato dalla Regione come meritevole di un finanziamento cospicuo a fondo perduto – ha affermato -. Gli iscritti alla scuola “Toti” sono in continuo aumento e l’ampliamento del plesso è una delle urgenze trovate dalla nostra amministrazione comunale. Peraltro sottolineo che oltre all’ampliamento si avrà un notevole salto di qualità sotto il profilo dell’efficientamento energetico e di conseguenza anche del benessere psicofisico dei bambini».
Decisamente meno entusiasti, invece, i genitori. Al di là della riqualificazione della scuola, resta l’incognita del prossimo anno scolastico: al momento l’edificio di via Gramsci non è più in grado di ospitare nuove classi. Giovedì 23 maggio, nel corso di un incontro con l’amministrazione, sono state prospettate diverse possibilità, senza trovare però una soluzione definitiva: il comune caldeggia sempre una delocalizzazione delle future classi quinte all’interno dell’oratorio di Baruccana, oppure (ed è questa la novità emersa) all’interno della scuola media “Leonardo da Vinci”, dove pare si libereranno 9 aule precedentemente occupate da un distaccamento dell’istituto superiore “Don Milani” di Meda.
Una soluzione che ai genitori non piace. «Spostare una parte dei bambini in un’altra sede creerebbe diversi problemi – spiega Sebastiana Alonzo, rappresentante del comitato genitori -. Oltre ai dubbi circa la sicurezza, almeno per quanto riguarda l’oratorio, spostare una parte degli studenti lontano dalla scuola significherebbe creare studenti di serie A e di serie B. Senza contare la difficoltà dei genitori, che magari dovrebbero portare un figlio da una parte e uno dall’altra». Molto meglio, secondo Alonzo, pensare a dei moduli prefabbricati da inserire nel cortile della scuola: a tutti gli effetti dei container, ma temporanei, che permetterebbero alla “Enrico Toti” di non disgregarsi in diversi punti della città.
I genitori si incontreranno nuovamente con l’amministrazione il 6 giugno: con la speranza che, per quella data, si sia trovata una risposta concreta gradita a entrambe le parti.