“Essere genitori di nativi digitali”: bene l’incontro per orientarsi

La serata dal titolo “Essere genitori di nativi digitali” aperta a tutti genitori per riflettere insieme sui cambiamenti che l’avvento di Internet ha portato e sull’uso che ne fanno i loro ragazzi.
Mercoledì 18 ottobre 2018 si è tenuta, presso la sala convegni “Vito Citterio”, una serata dal titolo “Essere genitori di nativi digitali” aperta a tutti genitori per riflettere insieme sui cambiamenti che l’avvento di Internet ha portato e sull’uso che ne fanno i loro ragazzi organizzata da Progetto MASSERE in collaborazione con Croce Bianca Seveso, BCC Barlassina e Ottica Cairoli ed il patrocinio dei Comuni di Barlassina e Seveso. Grazie all’esperienza accumulata negli anni dal contatto e dal confronto diretto coi ragazzi, l’informatico Andrea Massa ha potuto riportare le usanze e le mode maggiormente seguite dai teenagers, mentre le psicologhe Dott.ssa Stefania Sedini e Dott.ssa Nicole Ventura hanno fornito una fotografia del ragazzo d’oggi, spiegando i bisogni e le motivazioni che stanno dietro ai fenomeni quali Sexting-Adescamento-Cyberbullismo e I.A.D. Infine praticante avvocato Matteo Meroni ha delineato le conseguenze legali a cui si può incorrere con un uso sconsiderato del Web.
“Una piacevole ed interessante serata – dichiara Federico Villa, presidente della Croce Bianca di Seveso – alla scoperta del mondo web e del suo utilizzo che fanno i “nativi digitali” (come vengono “classificati” i ragazzi di oggi). Croce Bianca è stata fin da subito interessata a voler portare nelle case dei cittadini queste preziose informazioni che tutti i genitori dovrebbero sapere per la tutela dei propri figli. A volte, dare in mano il cellulare o il tablet al proprio figlio per “farlo stare buono” può provocare effetti molto spiacevoli. Il mio grazie allo staff di MASSERE per il prezioso contributo dato alla cittadinanza, alla BCC per averci ospitato ed alla numerosa ed attenta presenza di genitori ed insegnanti su un tema così importante e delicato.”
“Per generazioni il supporto educativo ai giovani – dichiara Marta Di Betta, insegnante scuola primaria – si é basato sulla forza dell’esperienza degli adulti: il nonno naturalmente era il più saggio, perché ne aveva viste più di tutti! Oggi questo equilibrio é sconvolto, i giovani sono sempre un passo avanti a noi e, forse, ne vedono di più. La nostra esperienza non é più sufficiente per sostenerli nel percorso di crescita, tuttavia questo non ci sottrae dalla responsabilità di proteggerli dai pericoli che accompagnano le innumerevoli nuove opportunità offerte dalla tecnologia. Allora un grande grazie a questi ragazzi che si impegnano ogni giorno per ricordarci che “non si può proteggere da ciò che non si conosce” e che ci aiutano a trovare nuove strade per entrare nel misterioso mondo dei nostri figli e dei nostri studenti, aprendo con loro un dialogo più consapevole.”
Per chi volesse approfondire le tematiche e proporre questo intervento con alunni e genitori nei proprio Istituti scolastici, è disponibile un sito (CLICCA QUI) e una pagina facebook del Progetto (CLICCA QUI).