‘Ndrangheta in Brianza: sequestrati 2 milioni di beni a un 43enne di Giussano

L’uomo era proprietario di un’agenzia immobiliare con cui avrebbe mosso presunti capitali illeciti. Sequestrati 11 immobili e numerosi conti correnti
Gestiva una “locale” dell’ndrangheta in Brianza, un’agenzia immobiliare con la quale avrebbe mosso presunti capitali illeciti. Così un giussanese di origine calabrese, presunto imprenditore ‘ndranghetista, si è visto sequestrare dalla Polizia di Stato patrimonio e immobili per circa due milioni di euro.
Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano hanno sequestrato mercoledì 1 agosto, tra Motta Visconti e altre località della provincia sud di Milano, numerosi immobili e capitali a un imprenditore, classe 75, di origine calabrese, presunto organico alla cosca di ‘ndrangheta Gallace-Ruga, attiva nel catanzarese.
La proposta di misura di prevenzione patrimoniale del Questore di Milano Marcello Cardona è stata accolta dal Tribunale, Sezione Misure di Prevenzione.
L’affiliato alla ‘ndrangheta, con documentato rito di iniziazione sul territorio calabrese, esponente di spicco della locale di Giussano con il compito di custodire le armi anche da guerra, nel corso degli anni avrebbe accumulato in Lombardia un ingente patrimonio immobiliare, gestendo una società immobiliare in cui ha impiegato i proventi di verosimile provenienza illecita.
Il sequestro ha riguardato un imponente patrimonio immobiliare e societario per un totale di 11 immobili, ubicati in Lombardia ed in Calabria, nonché numerosi conti correnti, per un valore complessivo che supera i 2 milioni di euro.