L’associazione Hq Monza entra a piedi pari sul piano di riqualificazione Bettola

Il sodalizio mette in evidenza i rischi viabilistici dell’intervento e i danni anche economici che ne potrebbero derivare per la città. E fa anche una provocazione.
Una follia viabilistica e una beffa economica. E’ con queste parole che l’associazione Hq di Monza è tornata sulla vicenda del piano di riunificazione della zona del centro commerciale Auchan di Cinisello e del relativo completamento della M1 da Sesto San Giovanni a Bettola. Il destro all’intervento del sodalizio, da anni in prima linea sui temi della mobilità di Monza e hinterland di Milano, sono state le dichiarazioni del sindaco, Dario Allevi, reduce da un incontro col collega di Cinisello Balsamo sul tema degli oneri di urbanizzazione che l’amministrazione cinisellese incasserà grazie al piano di riqualificazione: Allevi vuole assicurarsi che Monza non rimarrà tagliata fuori.
“Per realizzare il prolungamento della linea rossa del metrò, che è su territorio di Cinisello ed è ben lontana dall’abitato della nostra città, Monza ci mette 8 milioni di euro e Cinisello Balsamo invece nemmeno un centesimo – hanno scritto in comunicato gli esponenti dell’associazione -. Eppure, Cinisello incasserà più di 15 milioni di euro come oneri di urbanizzazione per l’ampliamento del centro commerciale, che ingloberà la stazione, ed è al momento l’unico insediamento che trarrà un vantaggio consistente e diretto dalla presenza della stazione della M1 e della futura M5”. L’associazione ha fra le altre cose prodotto uno studio secondo il quale, una volta realizzato il progetto, la mobilità della zona e di buona parte dell’hinterland Nord di Milano rischia la paralisi (uno studio analogo è stato realizzato anche dalla Società Autostrade).
“I collegamenti di trasporto pubblico da Monza a Bettola vanno ripensati e rafforzati al più presto, prevedere una sola linea di bus è davvero ridicolo – ha spiegato Isabella Tavazzi, portavoce dell’associazione -. Chiediamo da tempo che la stazione MM Bettola non abbia Monza nel nome, sarebbe un falso topografico incomprensibile e fuorviante. Voglio fare una provocazione: visto che Monza versa 8 milioni come generosa donazione nell’interesse esclusivo di Cinisello Balsamo e del suo centro commerciale, non ha forse Monza il diritto di chiedere – come fanno i veri benefattori – di non essere citata? Non ha forse titolo per imporre che la stazione MM si chiami Cinisello-Bettola e basta, com’è logico e corretto che sia?”.