Fuorisalone a Monza, spazio a tutta la creatività del designer Gio Ponti

Ai Musei Civici sono esposti la Camera matrimoniale e lo Studio ideati dal famoso architetto e designer milanese. Il programma della rassegna prosegue fino a domenica 22 aprile.
Siamo circondati dalla bellezza. Solo che a volte si nasconde in luoghi impensabili e i nostri occhi sono attratti più dalle negatività e dalle brutture della vita. E’ il caso anche della Camera da letto di Gio Ponti ed Emilio Lancia. Che, dopo essere stata recuperata, pulita e consolidata nelle sue varie componenti, sarà esposta fino al 20 maggio ai Musei Civici di Monza.
I due famosi architetti e designer milanesi progettarono questa Camera matrimoniale nel 1927 per la 3° Biennale Internazionale delle Arti decorativi, che si svolse nella Villa Reale di Monza. Faceva parte del catalogo della linea “Domus Nova” dei Grandi magazzini “La Rinascente”. Con l’obiettivo, fallito all’epoca, di fornire prodotti di arredo di qualità e autoriali, ma funzionali, replicabili industrialmente e con una diffusione quanto più possibile di massa.
Dopo diversi passaggi di proprietà, l’opera è stata acquistata dal Comune di Monza nel 2006. Da allora giaceva nei depositi. Ma alla fine di una storia ormai quasi centenaria, la bellezza ha avuto la meglio. E, così, la Camera da letto di Gio Ponti ed Emilio Lancia è tornata a splendere, grazie all’intervento dell’azienda artigiana Cereda Softline di Vedano al Lambro. Per essere ammirata, insieme allo Studio di Gio Ponti e a un piatto in ceramica di Mario Lorenzetti, da tutti coloro che amano l’arte e il design.
L’occasione è il FuorisaloneMonza, l’iniziativa che, in contemporanea con la Design Week di Milano, i suoi oltre 2mila espositori e i circa 300mila visitatori, sta animando il capoluogo della Brianza (ecco il programma) Non soltanto arte e arredo, che hanno il loro clou nella rassegna WoodStreet, promossa da APA Confartigianato Milano Monza e Brianza, ma anche musica dal vivo. Con maestri come Michele Sangineto (nel video mentre suona un antico strumento, il salterio) e un vernissage al giorno, ogni volta in punti diversi della città.
“Il nostro Fuorisalone, alla prima edizione con un programma così ampio e completo, sta raccogliendo un buon riscontro – afferma Massimiliano Longo, Assessore comunale al Commercio, al Lavoro, alle Attività produttive, al Turismo e alla Cultura – su questa scia stiamo recuperando altro materiale artistico presente nei nostri depositi. Nei prossimi mesi ci saranno altre iniziative – annuncia – una delle prime sarà una mostra di stampe antiche”.
Il recupero del patrimonio culturale di Monza, insomma, nelle intenzioni dell’attuale amministrazione comunale, dovrebbe proseguire. Ed il Fuorisalone e la valorizzazione delle imprese artigiane del settore legno e arredo, di cui la Brianza è uno dei territori d’elezione a livello nazionale, sono un punto di partenza.
“L’esposizione della Camera matrimoniale e dello studio costituisce un’opportunità straordinaria per chi volesse incontrare da vicino il lavoro di Gio Ponti ed Emilio Lancia – afferma il Presidente di Apa Confartigianato Milano Monza e Brianza, Giovanni Barzaghi – l’occasione del Salone del mobile e del Fuorisalone ci è parsa irrinunciabile per offrire, insieme al Comune, ai turisti e ai nostri concittadini un’opportunità di questo tipo. Lo studio, in particolare .– continua – ha un rapporto speciale con la nostra Associazione perché solitamente custodito nella nostra sede provinciale di Monza”.
Accanto al mondo produttivo e imprenditoriale, il Fuorisalone, nel suo programma, dedica attenzione anche alla formazione e alla didattica. Lo testimoniano anche i modelli del laboratorio di design degli allievi del Liceo Artistico Nanni Valentini di Monza, in esposizione fino a domenica 22 aprile nella Saletta Reale della Stazione ferroviaria. Un modo per celebrare, indirettamente, i 50 anni, appena compiuti, di un’istituzione del capoluogo della Brianza. Che, nei decenni, grazie a nomi storici del design, della fotografia e della cultura italiana, ha cercato di proporre un progetto sperimentale in grado di trasmettere agli alunni non soltanto le nozioni riguardanti i linguaggi logici ed espressivi comunicativi, ma anche la capacità creativa del saper fare (leggi l’articolo).
“Uno degli intenti principali del mio mandato è e sarà quello di valorizzare le eccellenze del nostro territorio in tutti i modi possibile – spiega l’assessore Longo – l’Istituto statale d’arte di Monza è una di queste. Come dimostra anche il il successo ottenuto da alcuni suoi ex alunni, tra i quali lo stilista Stefano Gabbana”. La meta all’orizzonte, quindi, è chiara. Ci sono “solo” da superare le insidie e le barriere che sicuramente si troveranno lungo la strada.