Operazione Dda. Tangenti e malavita, arresti anche in Brianza

15 maggio 2017 | 16:54
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Operazione Dda. Tangenti e malavita, arresti anche in Brianza

Appalti e false fatturazioni, infiltrazioni di malavita, maxi indagine della Dda. Un arresto anche a Meda.

Quindici persone, tra cui brianzoli, sono finite in manette a seguito di una maxi indagine del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Varese, coordinato con la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano che, questa mattina unitamente e agli agenti della Squadra Mobile di Milano, ha portato all’arresto di soggetti accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento degli interessi della famiglia mafiosa catanese “Laudani” o “Mussi i ficurinia”, in particolare modo tra Milano e provincia.

Contemporaneamente agli arresti, eseguiti su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Milano, i militari hanno messo a segno circa sessanta perquisizioni tra Lombardia, Piemonte, Puglia e Sicilia, con sequestri preventivi di beni immobili, quote sociali, disponibilità finanziarie nonché ordinanze di amministrazione giudiziaria nei confronti di società operanti nel settore della grande distribuzione e della vigilanza e sicurezza privata.

Tra le più incisive misure di prevenzione dell’amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche disposta dal Tribunale di Milano, spicca quella presa nei confronti delle direzioni regionali di Lidl Italia Srl, in particolare quelle di Regionali di Volpiano (Torino), Biandrate (Novara), Somaglia (Lodi) e Misterbianco (Ct), che amministrano complessivamente 218 filiali. Il Gip del Tribunale di Milano ha inoltre emesso un decreto di sequestro preventivo disposto delle quote di dieci società e cooperative riconducibili al “gruppo Sigilog” di Cinisello Balsamo (operanti nel settore della logistica, del facchinaggio e dei servizi alle imprese, con 190 dipendenti e di tre immobili intestati fittiziamente). Sempre a Cinisello Balsamo, le indagini hanno portato al commissariamento giudiziale di cinque società riconducibili alla “Securpolice Group scarl” di Cinisello Balsamo, gruppo operante nel settore della sicurezza e della vigilanza, alle cui dipendenze risultano circa 600 dipendenti.

Nella stessa mattinata, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza stanno danno esecuzione, in provincia di Catania, al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di due indagati accusati di far parte dell’associazione di tipo mafioso riconducibile alla predetta famiglia dei “Laudani”.

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