“La prima, la migliore”: l’orrore della guerra al Binario 7

Il cambiamento epocale e il conseguente smarrimento esistenziale, diventano metafore per raccontare la nostra condizione. Ecco tutte le informazioni sullo spettacolo.
Sabato 4 e domenica 5 febbraio “la prima, la migliore” al Binario 7, una riflessione sul primo conflitto mondiale che diventa occasione per parlare della nostra condizione, del nostro tempo, del nostro paese. È incredibile come studiando un evento accaduto ormai tanto tempo fa ci si senta coinvolti da situazioni e sensazioni che sembrano raccontare la nostra contemporaneità.
Ed allora la condizione di una generazione “perduta” per un’ideologia criminale, propagandata a tutto spiano, la distanza fra il popolo e chi lo governa, il cambiamento epocale e il conseguente smarrimento esistenziale, diventano metafore per raccontare la nostra condizione, il nostro tempo nel nostro paese.
L’idea è venuta qualche anno fa leggendo il romanzo confessione “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque. L’autore racconta, in maniera lucida e feroce, di popoli lanciati l’uno contro l’altro, per odio e per orgoglio e al contempo riflette e fa riflettere sulla situazione di depressione e disperazione che avvolge senza tregua la società ieri come oggi.