Fallimento Ac Monza, 5mln di euro per 174 creditori. Ecco tutti i dettagli 

15 novembre 2016 | 20:40
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Fallimento Ac Monza, 5mln di euro per 174 creditori. Ecco tutti i dettagli 

Cinque milioni di euro: è l’ammontare, euro più, euro meno, dei debiti lasciati in giro dall’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 quando è fallita il 27 maggio 2015.

Cinque milioni di euro: è l’ammontare, euro più, euro meno, dei debiti lasciati in giro dall’Associazione Calcio Monza Brianza 1912 quando è fallita il 27 maggio 2015.

La cifra finale dello stato passivo è emersa stamattina nella terza e ultima udienza per l’adunanza dei creditori della società sportiva tenutasi presso il Tribunale civile di Monza. Per gli amanti delle statistiche la somma complessiva è di 4 milioni e 967.453,61 euro, di cui 3 milioni e 89.249,89 euro sono crediti privilegiati, 1 milione e 843.710,03 euro sono crediti chirografari e 34.493,69 euro sono crediti prededucibili, che hanno una prelazione rispetto anche ai privilegiati.

calcio-monza-tribunale-brugnoni-nicosia-mbAll’udienza, presieduta dal giudice delegato Giovanni Battista Nardecchia, erano presenti solo un avvocato dei creditori e uno dei due curatori fallimentari, precisamente Giuseppe Nicosia (Elisabetta Brugnoni era impegnata in un altro procedimento che si svolgeva in contemporanea). “Rispetto alla precedente udienza – ha spiegato Nicosia – fissata per permettere ai creditori di insinuarsi nello stato passivo (quella  tenutasi lo scorso 13 gennaio, ndr), lo stesso è aumentato di circa 360mila euro, mentre i creditori sono aumentati da 158 a 174. Si trattava dell’ultima verifica dei crediti, dell’ultima possibilità per insinuarsi nello stato passivo”. Il programma di liquidazione è stato completato? “Sì, ma non si è recuperato molto. Tra vendita all’asta del compendio mobiliare e del compendio immateriale e azioni revocatorie nei confronti di alcuni contraenti (per atti a titolo oneroso, garanzie, pagamenti compiuti nei 6 mesi antecedenti il fallimento, ndr) abbiamo ricostituito un capitale di circa 150mila euro, che servirà a pagare i creditori prededucibili e qualche creditore privilegiato, come i lavoratori dipendenti, alcuni peraltro solo parzialmente; per i creditori chirografari non vedo ormai alcuna possibilità di recuperare qualcosa”. Quali sono i prossimi passaggi? “Siamo in attesa di decisioni da parte della Procura della Repubblica di Monza in seguito alla consegna da parte di noi curatori fallimentari di una relazione su quanto riscontrato nello svolgimento delle operazioni assegnateci dal Tribunale”. L’inchiesta, condotta dal pubblico ministero Walter Mapelli, ha già portato all’iscrizione di alcune persone nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta.

calcio-monza-tribunale-montaquila-mbAl momento del “crack” il club, che disputava il campionato di Divisione Unica di Lega Pro (terza serie), aveva come socio unico e amministratore unico il bolognese di origini casertane Pietro Montaquila. Anche altri ex amministratori del sodalizio biancorosso potrebbero comunque rispondere per eventuali responsabilità civili. “Come curatela fallimentare – ha concluso Nicosia – stiamo valutando di avviare un’azione di responsabilità nei loro confronti”.

Ricordiamo che a rilevare all’asta il compendio mobiliare e il compendio immateriale dell’Ac Monza Brianza 1912 è stato l’imprenditore belluschese Nicola Colombo, che subito dopo il fallimento del club fondato nel 2004 sulle ceneri del fallito Calcio Monza dal costruttore bergamasco Giovanni Battista Begnini, ha fondato la Società Sportiva Dilettantistica Monza 1912, iscrivendola al campionato di Serie D (quarta serie), dove attualmente milita.