Incenso tossico, Striscia la Notizia e la Finanza di Monza fermano lo smercio

Sessanta tonnellate di incenso tossico sequestrato in Brianza, per un valore di oltre quattro milioni di euro, otto persone indagate.
Sessanta tonnellate di incenso tossico sequestrato in Brianza, per un valore di oltre quattro milioni di euro, otto persone indagate e quindici segnalate all’autorità giudiziaria monzese.
É l’esito di un’indagine della Guardia di Finanza di Monza, partita da una segnalazione di “Striscia la notizia” (servizio andato in onda ieri sera, 30 maggio). Nel gennaio scorso gli inviati del Tg satirico avevano fatto analizzare alcune confezioni di incenso, provenienti da un grossista con sede in provincia di Monza.
Dalle analisi era risultato che la composizione degli stessi, una volta avviata la combustione, fosse pericolosa per l’organismo. La segnalazione alle autorità, con tanto di analisi documentali, aveva dato il via al primo sequestro con l’autorizzazione della Procura monzese. Come ha riferito il comandante del gruppo Guardia di Finanza di Monza, Colonnello Massimo Gallo, alle telecamere di Striscia “sono state ripetute le analisi, che hanno confermato la tossicità dei prodotti. Così si é proceduto con i riscontri circa la provenienza di questi ultimi fino all’iscrizione nel registro degli indagati di otto persone. In totale sono state sequestrate sessanta tonnellate di materiale”.
Per conoscere quali prodotti e quale provenienza debba essere controllata per evitare l’acquisto di merce pericolosa, basta digitare “rapex” su Google per risalire all’elenco.
