Lombardia, beni confiscati alle mafie: 68 sono nella nostra provincia

26 febbraio 2016 | 19:03
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Lombardia, beni confiscati alle mafie: 68 sono nella nostra provincia

Vice Presidente Fabrizio Sala: “Monza e la Brianza tra le prime province in Lombardia per capacità di riutilizzo dei beni confiscati: ora ampliare il plafond per la ristrutturazione di quelli rimanenti.”

I beni immobili confiscati alla criminalità in Lombardia sono 1266, il 7,2% del totale delle confische nazionali. Di questi 68 sono sul territorio brianzolo, quarta provincia lombarda dopo Milano, Brescia e Varese: 42 sono ancora in capo all’ANBSC, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, 6 sono stati mantenuti dallo Stato per finalità istituzionali, 12 sono già stati destinati ad associazioni o cooperative locali, 8 sono tuttora in corso di assegnazione agli enti territoriali che ne hanno fatto richiesta. I beni confiscati in provincia di Monza e Brianza sono così catalogati: 4 abitazioni in villa (di cui 2 già riutilizzate e assegnate), 19 appartamenti in condominio (10 riutilizzati e assegnati), 23 box e garage (7 riutilizzati e assegnati), 9 immobili di carattere commerciale o industriale, 6 terreni (3 riutilizzati e assegnati)  e i restanti 7 di altre tipologie.

fabrizio-sala-5-mbIl 32% dei beni confiscati a Monza e in Brianza viene utilizzato per finalità di housing sociale, il 29% per finalità educative (asili e centri educativi), il 25% per assistenza a disabili e anziani.
I dati sono contenuti in un rapporto presentato in Consiglio regionale e promosso da Eupolis  Lombardia. Tra i relatori anche il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il Presidente della Commissione regionaleAntimafia Gianantonio Girelli e Nando Dalla Chiesa, direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata presso l’Università degli Studi di Milano.
“Dobbiamo lavorare affinché i beni  sequestrati al malaffare possano essere utilizzati e reimpiegati in maniera appropriata e resi disponibili nel più breve tempo possibile per fini sociali e imprenditoriali. A questo proposito  sollecitiamo la realizzazione di  un portale dedicato cui dovrà spettare il compito di organizzare, aggiornare e rendere  trasparente l’informazione sui beni immobili e le aziende sequestrate presenti sul territorio. Va inoltre ampliato il plafond da destinare al finanziamento dei lavori di ristrutturazione dei beni confiscati in Brianza”, ha commentato il Vice Presidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala.

“Bisogna tenere alta la guardia e continuare a promuovere la consapevolezza di un fenomeno che c’è, anche se non appartiene alla nostra cultura tradizionale –ha detto il Presidente del Consiglio RaffaeleCattaneo-.  In Lombardia la criminalità è meno diffusa rispetto ad altre regioni, ma la vittoria dello Stato deve servire da monito a tutti noi per aumentare la consapevolezza e la partecipazione civile su questi temi”.

Tra i casi analizzati nello studio si segnala quello della Cooperativa “Sociale 2000” di Brugherio alla quale è stato affidato dal Comune un appartamento quadrilocale di 140 metri quadrati confiscato nel 2005: l’immobile è oggi adibito a struttura di accoglienza abitativa per ex detenuti sottoposti a percorsi di riabilitazione e rieducazione per l’autonomia abitativa nell’ambito di un progetto di housing sociale che sta dando risultati positivi.