Nasce la “corazzata” degli industriali milanesi e brianzoli

Nella sede di Assolombarda a Milano è stata presentata la nuova associazione nata dal matrimonio con Confindustria Monza.
Quasi sei mila imprese e oltre 300 mila occupati: sono questi numeri della “nuova” associazione industriali nata dalla fusione di Assolombarda Milano e Confindustria Monza e Brianza. Dopo mesi di polemiche e battaglie legali, il presidente Gianfelice Rocca, e il vice presidente, Andrea Dell’Orto, hanno presentato il nuovo ente grazie al quale i vertici dell’imprenditoria milanese e brianzola contano di acquisire sempre più peso sui mercati nazionali e internazionali e di aumentare qualità e quantità di servizi agli associati. Il tutto senza perdere di vista l’importanza dell’identità locale delle aziende.
“Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza finalmente è una realtà – ha commentato Rocca -. Una realtà che, nella sua squadra di presidenza, si arricchisce di due imprenditori internazionali di alto profilo (Andrea Dell’Orto e Giuseppe Fontana) le cui aziende manifatturiere sono un sano modello di internazionalizzazione e di crescita. Abbiamo lavorato bene e seriamente per arrivare a questo risultato. Oggi siamo riusciti a superare, nell’interesse comune, storiche rivalità aggregando due territori da sempre in forte dialettica”.
Stessa lunghezza d’onda per Andrea Dell’Orto. “È un risultato importante – ha affermato Dell’Orto – per il quale mi sono impegnato in prima persona. Questa unione fonde, in una ‘miscela esplosiva’ per la crescita, le anime diverse ma complementari delle due associazioni: il manifatturiero dinamico e internazionalizzato delle Pmi del territorio di Monza Brianza con il tessuto peculiare del territorio di Assolombarda, caratterizzato oltre che dal manifatturiero anche dal terziario innovativo e dalla forte presenza di multinazionali italiane e internazionali”.
Nella macroarea che si estende da Lodi a Monza e Brianza, passando per Milano, sono localizzate 416.000 imprese (il 47% della Lombardia e il 9% delle 4,8 milioni italiane). Gli addetti sono 1,7 milioni: il 49% della Lombardia e il 10% dei 16,7 milioni del Paese. Inoltre l’export realizzato ammonta a 48,6 miliardi di euro (rispettivamente il 44% della Lombardia e il 12% dell’Italia).
Il matrimonio fra Monza e Milano dunque è stato celebrato. La lotta legale condotta da diverse imprese storiche della Brianza è stata stroncata da una sentenza del Tribunale che ha riconosciuto la piena liceità dell’iter seguito dai vertici di via Petrarca. Una trentina di aziende, fra le quali spiccano i nomi di Colmar e Parà, hanno però deciso di recedere. La frattura, insomma, è netta. Tuttavia, Dell’Orto durante la conferenza stampa di presentazione della nuova associazione ha dichiarato di essere comunque disposto al dialogo.
Fra i numerosi risvolti legati a questa operazione di fusione Dell’Orto ha posto l’accento sull’opportunità di favorire la valorizzazione di alcune realtà territoriali come l’Autodromo e il Parco (Confindustria Monza e Brianza fa parte del Consorzio di gestione del polmone verde).