Trapianti: il coordinamento nazionale e nuove frontiere discussi a Briosco

Coordinamento, velocità, nuove frontiere per i trapianti su tutto il territorio nazionale. Queste le novità emerse al convegno “il 118 dal soccorso sanitario alla logistica dei trapianti” di sabato mattina a Briosco, dove 118, centro nazionale trapianti e politica si sono incontrati per parlare della riorganizzazione del sistema sanitario sulla logistica dei trapianti, che secondo nuove linee guida sarà standardizzato a livello nazionale.
Le donazioni sono in crescita, sia post mortem che da soggetti in vita per i reni come spiega Alessandro Nanni Costa, Direttore Generale del Centro Nazionale Trapianti “nei primi due mesi del 2015 a livello di rete abbiamo registrato un buon funzionamento del centro nazionale, il trend di donazioni è in aumento seguendo il trend del 2014.
È importante l’approvazione dell’accordo Stato e coordinamenti regionali per il trasporto, che andrà a standardizzare ed ottimizzare il veicolamento organi a livello nazionale ed estendere i programmi nazionali di trapianto (oggi per le urgenze, per il pediatrico e per pazienti di difficile trapiantabilità) anche ad altri settori”. Il nuovo coordinamento da parte del centro nazionale operativo, che ha il compito di mettere in rete il comparto emergenze con la rete di trasporto e il centro trapianti, ha prodotto in un anno un abbattimento del 20% dei costi, per quasi due milioni di euro.
Fondamentale per il trasporto aereo, che ogni anno effettua circa cinquecento interventi, e per quello terrestre ad opera del 118 e delle forze dell’ordine le nuove linee guida elaborate da Luca Mantechini, docente di ingegneria dei trasporti all’Università di Bologna “queste linee guida innovative permetteranno di superare anche le più piccole criticità dei trasporti aerei, soprattutto in materia di sicurezza. Da oggi ogni operatore e vettore dovrà aderire a specifici requisiti per le caratteristiche tecniche degli aeromobili, il modello organizzativo degli operatori e le caratteristiche dei servizi offerti”.
Il coordinamento del centro nazionale trapianti con nuove procedure standardizzate nazionali, per il 118 potrebbe significare finalmente entrare in rete anche per le operazioni quotidiane “Declinando un sistema informativo da comunicare in modello alle altre regioni su come operiamo per trapianti ed emergenze, pensiamo di poter essere presto in collegamento con tutte le regioni, facendo del 118 un reale sistema nazionale di centrali operative in rete che attualmente non esiste – spiega il Direttore Generale Areu Lombardia Alberto Zoli – partendo la coordinamento per i trapianti. In Regione Lombardia si sta discutendo la riforma sanitaria e c’è che vi vedrebbe Areu come l’azienda delle aziende, non solo come un’azienda sanitaria”.