Come si vive a Monza? dall’ambiente alla sicurezza ecco i dati

Dall’analisi condotta dal comune di Monza emergono valori positivi nelle aree ambiente, casa, salute, stabilità sociale, lavoro, istruzione e cultura.
Come si vive a Monza? Negli ultimi sei anni l’indice generale continua a crescere. Nonostante la crisi economica e finanziaria e il taglio della spesa pubblica, dall’indagine condotta e diffusa dal comune sulla “Qualità della vita a Monza” emergono alcuni valori positivi, in particolare nelle aree ambiente, casa, salute, stabilità sociale, lavoro, istruzione e cultura.
Nel dettaglio il report 2014 (dal 1993 al 2013) mette in evidenza un andamento in discesa per quanto riguarda l‘area “popolazione”. Nell’ultimo anno parabola discendente da 0,3714 a 0,2850. A saltare all’occhio è certamente il dato indicante il progressivo invecchiamento della popolazione: gli ultra-65enni, in continuo aumento dal 1993, sono nel 2012, il 24% della popolazione residente, nel 1993 erano il 15%. Di questi il 29,3% è ultra-80enne, percentuale che è aumentata dal 2002 (era il 21,5%).
Dato in continuo aumento è invece quello riguardante il numero dei single: pare, infatti, che sempre più monzesi decidano di vivere la loro vita in nuclei familiari monocomponente. Gli scapoli nella città di Teodolinda sono così passati dal 24,6% del 1993 al 36,5% del 2013 e l’età media dei residenti, innalzatasi di più quattro anni nel periodo d’osservazione (da 40,5 a 45). Da segnalare, un piccolo incremento di natalità dai 1.010 nati nel 2012 ai 1.036 del 2013, grazie anche alle donne straniere che secondo quanto riportato dalla stima sono più feconde.
Sotto il profilo ambientale, invece, la fotografia scattata dal capoluogo brianzolo fa emergere un piccolo incremento per l’indice di qualità di area nel 2013, dopo la risalita del 2012, l’indice passa dallo 0,7443 del 2012 allo 0,8445 del 2013, il miglior risultato dei ventun’anni dell o studio. Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico nel 2013 si è superata la prima soglia di legge dell’NO 20 volte, come nel 2010. La concentrazione di PM 10 scende a 42μg/m3 contro i 48 del 2012.
Dati positivi quelli che riguardano l’inquinamento del Lambro: scendono le concentrazioni di rame, come scendono zinco, azoto ammoniacale. Salgono invece il COD e i coliformi fecali. Cavallo di battaglia rimane sempre l’incidenza percentuale della raccolta differenziata che arriva al 60%.