Aids, profilattici gratis: il Consiglio regionale dice sì, ma Carugo (Ncd) dice no

La mozione, approvata a larga maggioranza, ha visto i voti contrari del Nuovo Centrodestra, le astensioni dei consiglieri Fabio Pizzul (PD) e Lino Fossati (Maroni Presidente).
Profilattici gratuiti ai giovani per sensibilizzarli a comportamenti preventivi per evitare di contrarre l’Aids. Questa è la richiesta del Consiglio regionale della Lombardia che oggi ha approvato una mozione presentata dal Vicepresidente Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), e firmata da 27 consiglieri regionali di tutti i Gruppi ad eccezione di NCD.
La mozione, approvata a larga maggioranza (centrodestra, PD e Patto Civico), ha però visto i voti contrari del Nuovo Centrodestra le astensioni dei consiglieri Fabio Pizzul (PD) e Lino Fossati (Maroni Presidente).
“Il preservativo da solo non è sufficiente ad evitare il contagio. Occorrono comportamenti sessuali corretti che evitino per primo la promiscuità. Messa così la mozione è solo propaganda”. ha spiegato Stefano Carugo del Nuovo Centro Destra. Nel suo intervento, il Vicepresidente Cecchetti in Aula ha ricordato che “l’Aids continua a fare paura e la Lombardia si colloca al primo posto in Italia per incidenza di nuove diagnosi di infezione da HIV. Nella sola città di Milano – ha detto ancora Cecchetti – sono ben mille ogni anno i nuovi contagi da virus Hiv registrati, pari a 3 infezioni al giorno, dove sono 4mila in tutta Italia e la maggior parte degli infetti è giovanissima“.
Necessaria, dunque, un’adeguata forma di educazione alla sessualità soprattutto tra i giovani ma anche superare, a detta del vicepresidente, una certa cultura che vede come tabù l’uso del preservativo. A questo scopo perciò il prossimo 1 dicembre la Regione avvierà una campagna di sensibilizzazione con la distribuzione gratuita dei profilattici nei luoghi ad alta frequentazione giovanile. Il tema, a differenza di quello che in molti possono pensare, è oggi di grande attualità.
L’Aids, infatti, non solo non è stato debellato ma, al contrario è assai diffuso. In diverse occasione anche la redazione di MB News ha affrontato l’argomento e raccolto dichiarazioni in merito. Ad esempio in occasione della manifestazione Ads Running: “Il motivo per cui organizziamo questa manifestazione è perchè tutte le campagne di prevenzione sono risultate un fallimento – ha affermato il dott. Andrea Gori, anima di questo progetto e direttore dell’unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale San Gerardo, che ha aggiunto – Se dal punto di vista della ricerca per le terapie sono stati fatti enormi passi in avanti, lo stesso non si può affermare per il fronte della prevenzione. Sono infatti 4000 i casi di nuovi infetti all’anno in Italia, di cui un terzo in Lombardia. Di hiv si muore oggi troppo spesso! – ha concluso il dott. Gori e sopratutto ci si sbaglia di grosso se si pensa che la terapia retrovirale sia priva di gravi conseguenze: si può vivere con il virus per diversi anni, ma la qualità della vita non è più la stessa. L’unica arma oggi a disposizione per sconfiggere il virus è la prevenzione”.