Agrate, Micron shock: licenziamento collettivo per 223. Ministero sul piede di guerra

Annuncio shock della multinazionale americana con sede ad Agrate: dopo l’incontro di ieri al ministero dello sviluppo economico di Roma la Micron ha annunciato 420 esuberi su 1070 addetti nei suoi siti italiani
Annuncio shock della multinazionale americana con sede ad Agrate: dopo l’incontro di ieri al -ministero dello Sviluppo economico di Roma la Micron ha annunciato 419 esuberi su 1070 addetti nei suoi siti italiani, 223 dei quali nel solo sito di Agrate e Vimercate. Giovedì e venerdì sono previsti scioperi in tutti i siti italiani.
“L’azienda senza alcuna possibilità di dialogo ha fatto un annuncio di licenziamento collettivo. Da oggi ci sono quindi 75 giorni per imbastire una trattativa e dopo di che ci sarà il licenziamento collettivo senza se e senza ma – afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Cisl Brianza – Altre aziende in Brianza hanno annunciato procedure di licenziamento ma senza mobilità e con un dialogo continuo. Gli stessi rappresentanti del ministero sono rimasti spiazzati dall’annuncio, chiedendo più tempo per trovare una soluzione. Un fulmine a ciel sereno dato anche gli utili fatturati negli ultimi mesi”.
Se questi licenziamenti saranno confermati, in poco più di due mesi l’azienda perderà quasi il 40% della forza lavoro italiana, rimanendo con solo 650 addetti in Italia. Un numero irrisorio che sembrerebbe portare alla chiusura totale delle sue attività sul territorio nostrano nel giro di poco tempo. Le analogie con Celestica sono molte: nel giro di pochi anni i licenziamenti hanno prosciugato totalmente i lavoratori a Vimercate fino ad arrivare ad oggi dove il fallimento di Bames e Sem ha di fatto chiuso un’epoca.
“Nei mesi scorsi si parlava di tagli intorno al 5% a livello globale, ma qua in Italia i tagli superano il 40% – continua Redaelli – Oggi ci incontreremo con i lavoratori per decidere come muoverci per i due giorni di sciopero di giovedì e venerdì: è ovvio che non è accettabile un atteggiamento di questo genere da parte di Micron e che vista la situazione di crisi che ogni giorno viviamo questa scelta andrà ad aumentare le tensioni sociali già presenti”.
Martedì prossimo ci sarà un nuovo incontro al Ministero dello sviluppo economico, che ha deciso di contattare direttamente anche il governo americano attraverso l’ambasciata USA di Roma: questa volta saranno presenti anche i dirigenti americani dell’azienda che nell’incontro di ieri avevano delegato l’annuncio ai rappresentanti italiani.
Pronta ad aprire un tavolo di dialogo anche la Regione Lombardia: “Non ci siamo mai sottratti a un confronto franco e leale con chi ci ha manifestato problemi che potevano portare a licenziamenti – spiega l’assessore al lavoro Valentina Aprea -. Chiedo all’azienda una seria responsabilità sociale, che non lasci ombre sul suo comportamento nel nostro territorio. Regione Lombardia – aggiunge l’assessore alle attività produttive Mario Melazzini – è pronta a convocare immediatamente un incontro con l’azienda e tutti i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di verificare e mettere a disposizione tutti gli strumenti possibili per evitare i licenziamenti, preservare l’occupazione e rilanciare lo sviluppo industriale e la ricerca”.