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Centro profughi, il via a Vimercate quando lo dirà il Prefetto

In attesa dell'ufficialità sul centro di prima accoglienza dei profughi a Vimercate, il sindaco Paolo Brambilla inizia a preparare l'accoglienza e chiede una distribuzione più equa sul territorio provinciale.

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In attesa dell’ufficialità sul centro di prima accoglienza dei profughi a Vimercate, il sindaco Paolo Brambilla inizia a preparare l’accoglienza, tirando le orecchie al collega di Seregno.

La prefettura di Monza e l’azienda ospedaliera di Vimercate stanno ancora discutendo sui dettagli, ma nel giro di due settimane dovrebbe essere resa pubblica la decisione. I due enti avevano visitato insieme, 10 giorni fa circa, l’area dell’ex-ospedale ed era stata individuata una palazzina utile a far fronte all’emergenza. Si tratta di quella che una volta era il reparto di psichiatria: una struttura prefabbricata con una capienza di circa trenta posti situata lungo la via dell’ospedale ma non visibile dalla strada.

“Il sistema di accoglienza tutt’ora in atto non è sufficente alla nuova ondata di profughi richiedenti asilo arrivati a Lampedusa – afferma il sindaco Brambilla – il prefetto ha quindi deciso di trovare nuove soluzioni a fronte anche di una struttura, lo Spallazani di Monza, che nei mesi freddi è utilizzato per ospitare i senza tetto. La palazzina di Vimercate è stata valutata insieme ad un’altra: il San Gerardo di Monza”.

I DATI – Nei prossimi mesi arriveranno circa 2000 profughi in Lombardia e la provincia brianzola ne dovrà accogliere 260. Tutti i profughi che arriveranno in Brianza saranno già stati identificati. Per ogni richiedente asilo il ministero verserà trenta euro circa per l’accoglienza, utilizzando fondi europei.

Il primo cittadino ha sottolineato come nel vimercatese l’accoglienza abbia sempre funzionato bene, chiedendo però al tempo stesso una più equa distribuzione in provincia: “L’anno scorso c’è stato un territorio, quello del vimercatese, che ha accolto più di 70 profughi. Dall’altra parte una città come Seregno e il suo distretto ne hanno accolti solo 17. Ho chiesto formalmente al prefetto che questa suddivisione così disequa non avvenga più. Voglio denunciare anche il fatto come alcuni miei colleghi di quei comuni si sono comportati come quelle persone che vedono una barca affondare e si girano dall’altra parte. Qualcosa che Vimercate non ha mai fatto”.

L’azienda ospedaliera e il suo direttore Pietro Caltagirone in attesa dell’ufficialità non vogliono rilasciare dichiarazioni. Ciò che ha potuto spiegare il sindaco è che l’accordo firmato lo scorso 18 luglio fra Comune Regione e Asl sul nuovo distretto sanitario di via Cereda non subirà alcun ritardo a causa di questa emergenza.

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