Cose da vedere, cibi tradizionali, eventi speciali abbondano in ogni stagione dell’anno.
Spiagge dalla sabbia fine che competono in bellezza con le tanto rinomate Maldive. Un mare di una purezza cristallina. La natura rigogliosa ed incontaminata di un’isola che, nel corso dei millenni, ha anche saputo mantenere un sano distacco dal cosiddetto Continente. Tutto questo, ma anche molto di più, è la Sardegna. Che, con il passare degli anni, continua ad esercitare un fascino irresistibile su un numero crescente di turisti italiani e stranieri. E se una volta la Sardegna, con i suoi 2000 km di costa e spiagge sabbiose, era considerata, nell’immaginario collettivo, una meta soprattutto per ricchi imprenditori e personaggi dello star system, oggi è entrata a far parte dei desideri realizzabili anche di persone dalle tasche non così piene di denaro. Anche perché l’isola dei quattro Mori non è soltanto Porto Cervo, Porto Rotondo, Costa Smeralda e altre località esclusive, ma offre un ventaglio di possibilità ed attività da lustrarsi gli occhi.
Cose da vedere, cibi tradizionali, eventi speciali abbondano, infatti, in ogni stagione dell’anno. Dal Nord della Sardegna, dove trovate l’arcipelago della Maddalena e Sassari, fino al Sud dove sorgono Cagliari, il sito archeologico di Nora, la città più antica dell’isola, Pula e la Baia di Chia. Passando, nella parte centrale, per l’antica asprezza della Barbagia, la regione montuosa ai piedi del massiccio del Gennargentu. O per la maestosa storia dei nuraghi, le abitazioni umane preistoriche sparse in tutta l’isola. Con esempi incredibili come la tomba dei giganti di Coddu Vecchiu nei pressi di Arzachena o il nuraghe Arrubiu ad Orroli, non lontano da Cagliari.
Non solo spiagge, insomma. Anche se, su questo fronte, resta un motore di grande attrazione la bellezza di luoghi come, giusto per fare due tra i numerosi esempi, Cala Coticcio sull’isola di Caprera o il Porto Giunco a Villasimius, con il suo lungo arenile di sabbia simile ai Caraibi. La scelta migliore è quella di vagare da un capo all’altro della Sardegna alla scoperta di saperi e sapori dalle mille sfaccettature. E gustare piatti tipici e specialità della Sardegna che, a distanza di tempo dall’averle mangiate, resteranno una memoria indelebile nel vostro palato. Parliamo dei malloreddus alla campidanese, gli gnocchi preparati con salsiccia, pomodoro e pecorino, del porceddu, il maialino da latte cotto per ore, del pane casarau, dei culurgioni, i ravioli di semola ripieni di ricotta e spinaci, della fregola, la pasta più adatta da accompagnare con il pesce, ma anche della zuppa gallurese e della pecora in cappotto.
Un insieme ricco di opportunità che rendono necessaria una guida della Sardegna tutto l’anno. Ci si potrà, così, rendere conto che questa grande isola del Mar Mediterraneo, con il suo paesaggio frastagliato, offre, non solo d’estate, più di un motivo per essere visitata. Se, infatti, la bella stagione propone, tra i suoi numerosi eventi e appuntamenti, la Sagra del Vermentino a Monti nel primo week-end di agosto e il festival “Time in Jazz di Berchidda”, fondato e diretto da Paolo Fresu, la primavera, l’autunno e l’inverno non sono da meno.
Da settembre a dicembre, infatti, si svolge “Autunno in Barbagia”, una rassegna itinerante che tra prodotti, arte e tradizioni tipiche, tocca 34 località della Sardegna interna. L’inverno, dal canto suo, è il periodo del Carnevale di Mamoiada con la sfilata dei Mamuthones e Issohadores, due figure che nascono nella notte dei tempi e si caratterizzano per le pelli di pecora nera e le impressionanti maschere. Ad Oristano, invece, il Carnevale si festeggia con una manifestazione equestre antichissima, che presenta momenti significativi come la corsa alla stella e la pariglia. A maggio, poi, la primavera regala la festa di Sant’Efisio di Cagliari, la più lunga processione religiosa italiana con i suoi 65 chilometri in 4 giorni e la cavalcata sarda di Sassari, un importante evento folkloristico con sfilate anche di carri e costumi.
Per godere del complesso spettacolo che è la Sardegna, bisogna prima pensare a come raggiungerla nella maniera più comoda. Se l’aereo può contare su quattro piste presenti sull’isola, Cagliari, Olbia, Alghero e Tortolì, con prezzi spesso molto alti, la nave è un’opzione più che valida. Le tratte e le compagnie di traghetti, che collegano la Sardegna con Genova, Livorno, Piombino, Civitavecchia, Napoli, Palermo, ma anche con la Corsica e la Francia, sono davvero numerose. E per scegliere l’opzione migliore ci sono vari tour operator specializzato nel settore della biglietteria marittima che sapranno darvi una mano. Dopo, non resterà che partire. L’estate è già iniziata, ma, se cercate idee per un viaggio, siete ancora in tempo per sbarcare sull’isola dei quattro Mori. Senza sottovalutare che il percorso da intraprendere è forse più importante delle cose da vedere. Perché, come dice l’antico motto, la meta è il viaggio stesso.