Gruppo Zonin, l’export del Franciacorta sul modello del Prosecco
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Gruppo Zonin, l’export del Franciacorta sul modello del Prosecco

18 luglio 2018 | 16:09


Un’area, quella della Franciacorta, dalle grandi possibilità commerciali sui mercati internazionali.


Quella scorsa ha rappresentato un’annata storica per le esportazioni dei vini Made in Italy, con una crescita del 7%, per un volume di fatturato di 6 miliardi (Fonte Coldiretti). In Lombardia sono le province di Brescia e Pavia a spiccare tra le più produttive per quanto riguarda l’industria enologica con DOC di altissima qualità.

Un’area, quella della Franciacorta, dalle grandi possibilità commerciali sui mercati internazionali. Lo sottolineano gli esperti del Consorzio di Tutela locale, che già dallo scorso anno, in occasione dei primi cinquant’anni dal riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata, pianificavano il futuro dei vini di questo territorio unico nel panorama nazionale. La vendita all’estero è la chiara vocazione del prodotto, che deve riuscire a trovare una collocazione ben precisa nel mercato internazionale.

Il modello da seguire, stando al rapporto sulla Franciacorta, è dunque quello dei vini nazionali che sono riusciti a conquistare il palato dei consumatori stranieri presentandosi come bottiglie di qualità, simbolo stesso del lifestyle italiano nel mondo. L’esperienza del gruppo Zonin, azienda italiana leader nella vendita all’estero di vino, esemplifica questa strategia con un prodotto come il Prosecco, che oggi è diventato simbolo universale dell’aperitivo.

Il successo all’estero dei vini Zonin

Oggi sono i Paesi stranieri il mercato di riferimento per la cantina, come suggerisce anche la decisione del gruppo Zonin di puntare verso la quotazione in borsa e cercare nuove risorse per investire all’estero. Le ultime indiscrezioni sulla stampa parlano infatti di un possibile aumento di capitale con l’ingresso nella società della joint venture 21Asi (Aberdeen Standard Investments e 21 Partners) con una quota di minoranza. La dice lunga anche la scelta di puntare al territorio americano acquistando vigneti sulla East Coast e collaborando con cantine cilene, e la grande attività e partecipazione nelle fiere internazionali in veste di vero e proprio ambasciatore del vino bianco italiano più conosciuto al mondo. L’esempio di Zonin sottolinea dunque come sia possibile puntare alla domanda estera per valorizzare e portare sulle vette dell’eccellenza nazionale prodotti locali come il Prosecco o le bottiglie della Franciacorta.

Marketing innovativo e comunicazione del gruppo Zonin

Altra importante caratteristica dell’approccio di Zonin vini è la grande attenzione alle forme di comunicazione più efficaci per presentare il proprio prodotto in maniera accattivante e interessante anche per semplici curiosi dell’enologia. Spicca in questo contesto l’appuntamento annuale del WinetoMany, un’iniziativa che vede Zonin collaborare con giovani studenti di enologia per esplorare le tecniche di comunicazione più moderne e scoprirne le potenzialità per il mondo del vino. Coinvolgere nella divulgazione e nella promozione del Prosecco figure come wine blogger, fotografi e web influencer ha permesso alla Casa vinicola di sfruttare canali di comunicazione anche online per promuovere le sue bottiglie in maniera efficace. Dalla cura del sito web della cantina, al racconto social del Vinitaly di quest’anno, vini Zonin è impegnata in un’analisi a 360° della comunicazione nel mondo dell’enologia. L’obiettivo è quello di far conoscere e apprezzare le bottiglie dell’azienda anche al grande pubblico, affiancando al classico metodo delle degustazioni guidate in sala, anche mezzi moderni per esprimere al meglio le caratteristiche del Prosecco.

Un approccio che può mostrare alle cantine lombarde una via efficace per promuovere all’estero i vini migliori dell’offerta enologica regionale. Marketing, qualità, capacità di cogliere le opportunità che i mercati globali più promettenti possono riservare rappresentano una strategia interessante e da non sottovalutare, visti i già ottimi risultati dell’export di vino lombardo.