Chiunque sia in possesso di un mezzo aziendale dovrà utilizzare mezzi tracciabili di pagamento. Cioè tutti quei metodi di pagamento riconducibili ad un conto corrente
E’ ormai noto che da Gennaio 2019 è entrato in vigore, a seguito dell’approvazione della nuova Legge di Bilancio 205/2017 ed allo scadere della proroga di sei mesi inserita nel Decreto Dignità 2018, l’obbligo di fatturazione elettronica per ogni acquisto di benzina e gasolio per tutti i titolari di partita Iva che utilizzano un mezzo di trasporto aziendale. Ma cosa significa?
In pratica, chiunque sia in possesso di un mezzo aziendale dovrà utilizzare mezzi tracciabili di pagamento. Per mezzi tracciabili si intendono tutti quei metodi di pagamento riconducibili ad un conto corrente. Questi metodi possono essere:
● Carte di credito/debito
● Bancomat
● Bonifico bancario o postale
● Carte prepagate
● Assegni circolari o bancari
Inoltre con la nuova legge, le vecchie carte carburante cartacee saranno mandate in soffitta e sostituite da nuove carte in formato elettronico.
Tutto questo servirà all’Agenzia delle Entrate a monitorare tutti i pagamenti ed i movimenti da parte dei possessori di partita Iva al fine di combattere la falsa rendicontazione e le frodi fiscali. Gli unici esentati dalla nuova legge saranno i privati, che potranno continuare a pagare con contanti i propri rifornimenti.
Questi cambiamenti possono dare l’impressione di rendere la vita delle aziende e dei liberi professionisti non poco complicata, ma se si guarda in dettaglio il metodo di archiviazione, e la trasmissione di documenti, si scopre come in realtà questo nuovo sistema sarà più veloce. Inoltre si potranno ridurre gli sprechi inutili di carta, poiché il tutto avverrà soltanto in formato digitale e non più in formato cartaceo. Questo comporta un gran risparmio economico per le aziende, e promette di snellire le modalità di gestione fiscale.
Ma come funziona la trasmissione delle fatture elettroniche per acquisto di carburante?
Cerchiamo di approfondire l’argomento.
Quando un titolare di partita Iva o una persona alla guida di un mezzo aziendale fa rifornimento di carburante, sia esso benzina o gasolio, il benzinaio ha l’obbligo di emettere, entro al massimo 24 ore dal momento dell’acquisto, una fattura elettronica.
Si tratta di un documento in formato elettronico, registrato in un formato standard, che serve per trasmettere i dati ai fini fiscali.
Inoltre come già detto in precedenza, servirà ad individuare eventuali criticità nella rendicontazione, rendendo di fatto più agevole il lavoro dell’Agenzia delle entrate nell’effettuare i controlli.
In seguito questa fattura verrà trasmessa all’Agenzia delle Entrate utilizzando SdI, un software gratuito messo a disposizione per gestire l’invio e l’archiviazione di tutte le fatture elettroniche attraverso un sistema di interscambio.
Il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate è in grado di distinguere tre tipi di file:
● file FatturaPA: Ossia un file XML firmato digitalmente conforme alle specifiche del formato della FatturaPA. Può contenere una fattura singola oppure un lotto di fatture.
● file archivio: Ovvero un file compresso (esclusivamente nel formato zip) contenente uno o più file FatturaPA.
Questo sistema elabora l’archivio controllando e inoltrando al destinatario i singoli file FatturaPA contenuti al suo interno.
Si precisa che il file archivio non deve essere firmato ma devono essere firmati, invece, tutti i file FatturaPA al suo interno.
● file messaggio: Ossia un file XML conforme a uno schema descritto dal file: MessaggiTypes_v1.1.xsd scaricabile nella sezione Documentazione Sistema di Interscambio di questo sito.
Per emettere queste fatture a seguito di ogni rifornimento di benzina o gasolio, bisognerà fornire:
● Ragione sociale delle società
● Indirizzo di residenza o fiscale
● Partita Iva
● Indirizzo PEC o il codice Destinatario
Questo procedimento potrà essere effettuato tramite, PC, smartphone, o tablet.
Purtroppo chi non ha particolare dimestichezza con questi mezzi tecnologici, si potrebbe trovare in grande difficoltà, soprattutto nei primi periodi e specialmente chi deciderà di gestire da solo la propria contabilità. Per approfondire l’argomento si possono trovare online diverse guide specifiche.
Per fortuna si stanno già diffondendo numerose soluzioni al riguardo offerte da terzi. Queste tessere purtroppo, hanno lo svantaggio di vincolare il consumatore a rifornirsi nei soli distributori che aderiscono ad un determinato circuito, dovendo talvolta adattare il proprio percorso stradale per poterle utilizzare. Inoltre ottenerle non è così semplice, bisogna seguire una trafila burocratica alquanto lunga e laboriosa.
Le carte prepagate universali indipendenti invece, come ad esempio Soldo Drive, permettono il rifornimento in tutti i distributori, purché accettino il circuito Mastercard, anche nelle cosiddette pompe bianche, cioè quelle che non hanno un marchio blasonato e sono solitamente molto più economiche rispetto ai loro grandi concorrenti nella distribuzione di carburante.
Anche qui Soldo, batte la concorrenza poiché per ottenerle basta soltanto compilare il modulo di richiesta online, senza dover fornire garanzie o una lista infinita di documenti e nel giro di pochi giorni la si riceve direttamente a casa. Inoltre è possibile richiedere il servizio aggiuntivo per la riconciliazione delle fatture elettroniche, che andrà ad agevolare di molto il lavoro di rendicontazione, facendo risparmiare tempo e denaro ai suoi possessori.