Questa imponente residenza esemplifica uno dei capitoli più interessanti della storia cittadina, ovvero quello delle ville nobiliari costruite o rielaborate nel corso dell’Ottocento, che si ispiravano al gusto neoclassico inaugurato dalla Villa Reale.
Villa Melzi, che ospitò l’Arciduca Ferdinando mentre erano in corso i lavori per l’edificazione della sua villa di delizie, risaliva in realtà al primo Settecento, ma venne integralmente rifatta nel secolo successivo, appunto in gusto neoclassico: imponenti colonne ornavano il fronte posteriore della villa, che si affacciava su un magnifico giardino paesistico, attraversato da un viale alberato che andava a terminare sull’attuale viale Margherita, di fronte ai Boschetti.
Nelle carte topografiche disegnate dal noto cartografo Giovanni Brenna, si distingue chiaramente l’estensione della proprietà, compresa tra il borgo cittadino e la Villa Reale.
Cosa rimane di questo elegante complesso? Le parti scampate alle demolizioni che si sono svolte negli anni 1965-70 per far posto al condominio tuttora esistente sono davvero poche: oltre a poche murature, sopravvive l’imponente facciata posteriore, che, per chi non abita nella palazzina in questione, è visibile solo di sbieco, oltre il posteggio che si apre su via Mosè Bianchi…un tesoro nascosto a tutti gli effetti!
Valeria Panzani
foto: villa Melzi (Valeria Panzani)