Ora si trova ancora a Manhattan, bloccata come altre centinaia di persone, senza sapere quando potrà ripartire per l’Italia: ha voluto raccontarci la sua esperienza, soprattutto di quelle ore chiusa in albergo: «Sabato abbiamo saputo che l’uragano sarebbe passato sopra la città e le autorità hanno iniziato a istruirci – afferma Federica – lunedì verso sera è arrivato come previsto: tutti eravamo barricati nelle camere del nostro albergo sulla 34 strada. Un bollettino ci avvisava che forse sarebbe saltata la corrente e ci sarebbero stata un’interruzione dell’acqua potabile e ci consigliavano di riempire la nostra vasca d’acqua come scorta. Fortunatamente parte della forza dell’uragano è svanita per strada e a Manhattan la corrente non è mai mancata».
La notte è quindi passata con fortissimo vento e pioggia, ma senza creare problemi alle abitazioni e agli hotel. I danni peggiori si sono verificati nel Queens dove una centralina elettrica è saltata provocando l’incendio di diverse abitazioni.
«Nella mattina di martedì è tornato il sole e siamo potuti uscire per strada – continua Federica – la città era ancora semi deserta e molti negozi erano chiusi. Ora il vero problema sarà trovare un volo di ritorno nel più breve tempo possibile: l’aeroporto è stato chiuso per due giorni e le code di passeggeri accumulatesi sono lunghissime»
in foto: il passaggio dell’uragano