Fra qualche mese a Monza anche i disabili o le mamme col passeggino potranno prendere il treno. Sembrerà strano, ma per anni lo scalo locale, frequentato ogni giorno da migliaia di pendolari diretti sul luogo di lavoro, non era dotato di ascensori, nè di rampe mobili. Rfi, tuttavia, ha deciso di mettere mano al portafoglio e di investire un milione e mezzo di euro per trasformare la stazione in luogo accessibile a tutti. Come? Installando su quattro banchine altrettanti ascensori, uno dei quali è già in funzione (banchina quattro), mentre gli altri tre lo saranno entro la fine dell’anno.
La stazione di Monza, dunque, sta voltando pagina. L’impianto venne inaugurato nel 1840 come capolinea della linea proveniente da Milano, la quale fu la prima ferrovia realizzata in Lombardia e la seconda in Italia, dopo la Napoli – Portici. Un passato così prestigioso alle spalle non poteva dunque tollerare un presente così discriminatorio nei confronti delle categorie più deboli. Fra coloro che potrebbero avere bisogno di un ascensore mentre prendono un treno non ci sono solo i disabili, ma anche mamme col passeggino, anziani o semplicemente qualche passeggero stracarico di bagagli.