Economia

MBNews dentro Amazon: i segreti del colosso dell’e-commerce

Nella mattinata di giovedì 29 novembre, per la prima volta il deposito di smistamento Amazon di Burago ha aperto le porte a giornalisti e istituzioni locali. Presente anche la redazione di MBNews.

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Che Amazon sia sbarcato in Brianza è fatto risaputo: da maggio 2018 sul capannone di 5800 metri quadri di via Galileo Galilei a Burago di Molgora campeggiano il logo e la freccia gialla nota in tutto il mondo. Tutti lo conoscono e tutti, o quasi, almeno una volta nella vita lo hanno utilizzato per lo shopping on line.

Ma se da fuori quello che fa Amazon è noto, cosa accade realmente all’interno e qual è il segreto che ha permesso a un’attività iniziata in un piccolo garage di Seattle di diventare in soli 24 anni il colosso dell’e-commerce mondiale?

MBNEWS DENTRO AMAZON

Nella mattinata di giovedì 29 novembre, per la prima volta il deposito di smistamento Amazon di Burago di Molgora ha aperto le porte a giornalisti e istituzioni locali, tra cui il sindaco Angelo Mandelli. Presente anche la redazione di MBNews. La delegazione ha potuto aggirarsi tra uffici e magazzini, scoprendo il funzionamento (almeno in parte) della grande macchina Amazon.

La nuova struttura, impiega oggi 50 persone a tempo indeterminato, numero, da quanto annunciato, destinato a crescere nei prossimi mesi. Operativo da maggio 2018, il deposito serve il territorio della Brianza, spingendosi fino alla zona di Milano est, a Bergamo, Lodi e Brescia.

Quella di Burago è ciò che viene definito “delivery station”, ovvero non conserva prodotti bensì “pacchetti”. Cosa vuol dire? Che i prodotti ordinati tramite Amazon vengono impacchettati nei logistic center e poi spediti alle delivery stattion. Qui, ovvero a Burago, arrivano i camion con i pacchetti destinati ai clienti già inscatolati ed etichettati: ogni notte centinaia di camion transitano e scaricano merce che viene poi inserita in apposite borse che rappresentano le diverse aree geografiche, a loro volta posizionate su carrelli destinati agli autisti che li caricano e partono alla volta del territorio, per la gioia dei clienti.

Un ordine e un metodo che permettono di non commettere errori, vista la mole di merce che viene acquistata e quindi spedita quotidianamente. Quanta ne passi esattamente da Burago, non è dato sapere: «Sono dati sensibili – fanno sapere dalla direzione – non possono essere rivelati». Per avere un’idea dei numeri, comunque, basti considerare che il giorno dopo il black friday, sono partiti da tutte le sedi italiane 2 milioni di pacchetti.

L’arrivo di Amazon è fruttato al Comune di Burago, come contropartita, la ridefinizione della viabilità della zona industriale attorno alla via Galilei. Ma le possibilità future sono tante.

«Fin dalla fase progettuale tra l’azienda e l’Amministrazione cittadina si è consolidato un dialogo aperto e costruttivo, proseguito anche nei mesi successivi alla sua apertura, fino ad oggi – ha commentato il sindaco Angelo Mandelli – Auspico che tale dialogo continui nei prossimi mesi, con reciproca soddisfazione dell’azienda e della comunità territoriale che la ospita».

Alla fine della visita il Primo Cittadino è riuscito a strappare ad Amazon la promessa di partnership in eventi culturali e non organizzati dal Comune: prova che l’arrivo del colosso americano sia per il territorio una grande opportunità.

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