Nuova vita per le scarpe da ginnastica: Monza apre 27 postazioni di riciclo
Dal 12 novembre le sneakers a fine corsa avranno una seconda vita (e molto più sportiva di prima)
Monza dice addio alle scarpe dimenticate in fondo all’armadio e le trasforma in un gesto concreto di sostenibilità. Dal 12 novembre, infatti, in città compariranno 27 nuove postazioni per la raccolta delle calzature sportive usurate, grazie all’adesione del Comune di Monza – in collaborazione con Impresa Sangalli – al progetto Esosport, la rete italiana che dà nuova vita alle suole in gomma trasformandole in pavimentazioni antishock per aree gioco e spazi pubblici.
Nato nel 2009, Esosport ha già permesso di sottrarre alle discariche migliaia di scarpe da ginnastica. La gomma recuperata diventa una risorsa per i bambini, all’interno dell’iniziativa “Il Giardino di Betty”, che realizza pavimentazioni sicure per parchi e scuole.

Dove saranno le postazioni
I contenitori – riconoscibili e di facile utilizzo – saranno installati in centri civici, scuole, impianti sportivi e uffici comunali, tra cui il centro civico LibertHUB, il centro sportivo Forti e Liberi, la sede del Settore Ambiente e diversi istituti comprensivi cittadini. L’obiettivo è semplice: rendere il riciclo una buona abitudine quotidiana, a portata di tutti.
Una città che ricicla (davvero)
Il progetto Esosport si affianca al servizio di raccolta e recupero di indumenti e tessili avviato da febbraio con Humana People to People Italia. I 60 contenitori verdi già distribuiti in 33 punti della città permettono di dare una seconda vita ai vestiti usati, destinandoli al riuso o al riciclo in chiave solidale.
Le parole dell’Assessora Viviana Guidetti
“Continuiamo a sostenere comportamenti che rendono l’economia circolare una pratica quotidiana,” dichiara l’Assessora all’Igiene Urbana Viviana Guidetti. “Ogni contributo dei cittadini è fondamentale: riciclare correttamente e usare in modo consapevole i servizi messi a disposizione significa partecipare a un’azione comune che porta benefici a tutta la comunità.”


