Dal cuore di Monza al tetto del mondo! La meravigliosa favola (lunga 50 anni) del Monza Precision Team

C’è una medaglia che brilla più di tutte, ma a farla luccicare davvero sono le persone che l’hanno conquistata: il Monza Precision Team oggi è sinonimo di eccellenza nel pattinaggio artistico a rotelle, e giovedì 30 ottobre ha scritto una pagina indimenticabile della sua storia: campioni del mondo.

Dall’oratorio al tetto del mondo

Due parole che ancora oggi fanno venire i brividi a chi fa parte di questa squadra brianzola, capace di incantare il pubblico di Pechino con una performance emozionante sulle note di “Hallelujah” firmata dalle allenatrici e coreografe Paola Biella, Elisa De Venuto e Laura Longoni.

Un trionfo costruito con passione, talento e la forza di un gruppo che da anni porta in alto il nome della Brianza, dentro e fuori la pista.

Era il 1971 quando, nell’oratorio di San Rocco a Monza, suor Gabriella Pirovano decise di far scoprire ai bambini del quartiere la magia delle rotelle. Tra loro c’era anche Luisa Biella, una bambina con tanta curiosità e la voglia di volare leggera sul pavimento del salone parrocchiale.

Oggi, quella bambina è la presidente dell’Astro Skating Monza, la società che ha dato vita al Monza Precision Team, campione del mondo 2025.

“Quando abbiamo capito che potevamo davvero arrivare in alto?” racconta Biella. “Forse non c’è stato un momento preciso. È stato un crescendo, giorno dopo giorno, prova dopo prova. Ogni volta vedevamo la squadra diventare più unita, più consapevole, più forte.”

Dietro l’oro mondiale: sacrificio, follia e cuore di gruppo sensazionale

Il trionfo in Cina è arrivato come un’esplosione di emozioni, ma per chi ha vissuto il percorso dall’interno, 18 atleti, 17 ragazze e un ragazzo più lo staff, è stato anche il coronamento di un lavoro infinito.

“Sentire pronunciare il nostro nome al primo posto è stato indescrivibile,” confessa. “In quel momento ho pensato a tutti gli anni di lavoro, ai sacrifici, alle persone che ci hanno creduto. Dietro un risultato così grande c’è tutto: ore di allenamento, rinunce, ma anche quella follia buona che serve per non arrendersi mai. Il segreto del Monza Precision Team è proprio questo: la forza del gruppo, la fiducia reciproca e la voglia di dare il massimo insieme.”

Ma un risultato così non nasce per caso, anzi, richiede mesi di dedizione, disciplina e una precisione quasi artigianale. “Preparare una coreografia da Mondiale è un viaggio lungo,” spiega Biella. “Si parte dall’idea, dal messaggio che vogliamo trasmettere, poi arrivano la musica, i costumi, i dettagli tecnici. Ma quello che fa davvero la differenza è l’emozione. Se non la senti dentro, non arriva a chi guarda. I ragazzi sono partiti a settembre dell’anno scorso per questo progetto e ad ogni competizione limavano i dettagli.”

Nel nome di Monza

E quella emozione, il Monza Precision Team, la porta sempre in pista insieme a un grande senso di appartenenza. “Portare il nome di Monza sul gradino più alto del mondo è un orgoglio che va oltre la pista. È la nostra città, le nostre radici. Ogni volta che gareggiamo pensiamo a chi ci ha visto nascere, a chi ci sostiene. Quando saliamo sul podio, lo facciamo anche per loro.”

Dopo il Mondiale, la domanda sorge spontanea: e adesso? “Un nuovo obiettivo c’è sempre,” sorride Biella. “Ma prima di tutto vogliamo goderci questo momento, perché il bello dello sport non è solo vincere, è costruire qualcosa che resti. E noi vogliamo continuare a farlo, con lo spirito, la passione e la follia buona che da sempre ci contraddistinguono.”

Sogni su rotelle

E un pensiero speciale, la presidente lo dedica a chi oggi guarda il Monza Precision Team con gli occhi pieni di sogni. “Durante le gare ho visto le nostre piccoline guardare le grandi con un’ammirazione pura, quasi commovente,” racconta. “Dicevano ‘io voglio arrivare lì’. Ecco, questo è il messaggio più bello: credere, avere un obiettivo, sapere che con impegno e passione si può davvero arrivare lontano. Le nostre campionesse sono la prova vivente che i sogni, quando si coltivano insieme, possono diventare realtà.”