Monza, chiude il negozio di Evanna Carpani: mezzo secolo di storia
Il caffè nella tazzina di porcellana, le chiacchiere con le clienti e i consigli da esperta: “ecco l’outfit più sexy”.
Un altro pezzo della storia commerciale di Monza che se ne va. La monzese Evanna Carpani, titolare del negozio di abbigliamento e accessori da donna in via Baracca, annuncia la chiusura per la fine dell’anno, dopo 50 anni di apertura al pubblico e due generazioni. Quella che giunge al termine non è solo un’attività di rivendita, ma una storia di famiglia nata in città negli anni ’70 all’ombra del santuario Santa Maria delle Grazie. Una storia che racconta un mestiere e un sapere che sono tratti distintivi del negozio. Non c’è nessuna insegna da rimuovere, in vista della chiusura, perché un’insegna non c’è mai stata. E nemmeno un nome. Un tempo fu anche una questione di costi e pratiche burocratiche, oggi però sembra rispecchiare perfettamente l’anima del negozio che si identifica quasi completamente con la figura di Evanna.

Evanna Carpani e il caffè in negozio
Capello cortissimo, stile sofisticato, 70 anni, la titolare Evanna Carpani ha tenuto in vita in questi anni una realtà ormai quasi introvabile. Nel suo negozio, ci si sente un po’ a casa, ci si aggira tra aree cromatiche e di stile in cui la commerciante ordina la merce. Se non c’è troppa gente, Evanna Carpani ti offre il caffè nella tazzina di porcellana. Lo prepara Marco, il marito, con cui ha diviso quest’avventura commerciale: “quando ho ereditato da mia madre il negozio, nel 1983, abbiamo fin da subito separato i compiti – dice la negoziante – ed è per questo che funzioniamo così bene da 43 anni“.
“Ho imparato tutto da mia madre, dalle clienti e da Parigi”
In questi decenni, spiega Evanna Carpani dal suo negozio di Monza, ancora aperto al pubblico fino a fine dicembre, “è cambiato tutto: la moda, certo ma anche la distribuzione, le dinamiche del mercato. C’è tantissima merce, tanti gusti diversi, imparare a scegliere prodotti e fornitori è stato essenziale. Ho studiato e capito che c’era margine di miglioramento, rivolgendomi direttamente ai fornitori dei fornitori”. Così il negozio di via Baracca ha fatto la sua evoluzione nelle mani di Evanna. “Ho imparato tantissimo da mia madre Ofelia che aveva una maglieria prima di aprire questa attività. Ma mi hanno insegnato tanto anche le clienti, soprattutto quando avevo 30 anni e facevo fatica a mettermi nei panni di una 50enne”. Con lo sguardo sempre puntato allo stile di Parigi e alla Francia, “sono sempre stati avanti nella moda, là le donne hanno iniziato prima che in Italia a lavorare”, dice.
Evanna Carpani e i consigli di stile e sensualità…
Certe cose si imparano, altre le hai nel Dna. Poche massime di Evanna Carpani raccontano il personaggio e, di conseguenza, la professionalità un po’ retrò che si respira nel suo negozio. “Le cose vanno curate“, dice, “anche come le organizzi e le porgi alle persone fa la differenza. Io amo che siano carine allo sguardo”. E coglie l’occasione per ringraziare la vetrinista Giovanna Celada.
Al centro di tutto però ci sono i consigli della commerciante, icona di uno stile semplice ma creativo che punta molto sugli accostamenti e rifugge l’eccesso: “se ti si nota troppo hai sbagliato qualcosa“, cita. Il sorriso ironico di chi sa giocare con la leggerezza le anima lo sguardo quando spiega invece il suo concetto di outfit sexy: “un maglione morbido e fluido sotto il quale passa una mano”.
I podcast di Barbero e le sfilate di Parigi
Mai banale, Evanna Carpani ama parlare con le clienti delle sfilate di Parigi come dei podcast di Barbero a Canfora, della questione Palestinese e dei mille stimoli che la sua innata curiosità trova nel web o tra le riviste. Snocciola tecnicismi del mondo tessile, cult della moda degli anni ’80 e ’90, nomi di tagli e modelli che solo chi conosce profondamente questo mestiere sa. Con il suo negozio in via Baracca sparirà un pezzo di “sapere commerciale” ma anche un angolo di pace e piacere dove perdersi per una pausa fuori dal caos.
“Però è ora di andare in pensione – replica – ci siamo dati un gran da fare in questi decenni. Aprire un negozio non è alzare una saracinesca. Oggi si muove tutto molto velocemente e io mi rendo conto che non ho voglia di correre”. Se le chiedi i programmi per gli anni della pensione ti regala un’ultima massima: “come diceva mia mamma, mai ipotecare il futuro“.



