Monza, una casa per i bambini ricoverati: al Binario 7 doppio spettacolo di magia!

Monza. La malattia e la sofferenza troppo spesso tendono ad allontanare le persone e sono sicuramente più difficili da condividere della gioia e dello stare in salute. Se poi la persona in difficoltà è un bambino, fare in modo che non viva in una condizione di solitudine è un obiettivo ancora più meritevole oltre che importante. Ecco perché lo spettacolo “La magia è di casa”, l’evento benefico promosso da Fondazione Mission Bambini a sostegno del progetto Casa Cuore di bimbi, in programma sabato 8 novembre al Teatro Binario 7 di Monza alle ore 15 e in replica alle ore 18, non servirà solo a far ridere e divertire tutte le famiglie, ma avrà soprattutto lo scopo di fare del bene ai piccoli più fragili.

Il ricavato di “La magia è di casa”, organizzato dai volontari di Mission Bambini in Brianza, Fondazione nata su iniziativa dell’imprenditore e ingegnere Goffredo Modena che in 25 anni di attività ha aiutato 1,4 milioni di bambini grazie a oltre 2.000 progetti in 76 Paesi del mondo, infatti, andrà a sostenere la costruzione della nuova struttura che sorgerà all’interno dell’Ospedale Niguarda di Milano per accogliere gratuitamente le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di Cardiochirurgia Pediatrica. Persone già colpite dalla malattia, provenienti da altre regioni d’Italia e da Paesi del mondo dove non potrebbero ricevere le cure di cui hanno bisogno, a cui si vuole evitare o limitare i disagi della lontananza da casa.

LO SPETTACOLO

L’evento benefico dell’8 novembre, che sarà condotto da Andrea Allione e avrà una durata di circa un’ora e 15 minuti, porterà sul palco del Teatro Binario 7 un mix di comicità, illusionismo e solidarietà. Ad esibirsi, infatti, saranno artisti e illusionisti che da anni accompagnano l’iniziativa con entusiasmo: da Lady Broadway a Magic Lese, da Francesco Illusionist a Magic Lorenz, fino a Il Signor Scartapenna, l’immancabile Mago Lele, Fantastico Sam e Magic Leo.

“La magia è di casa”, che fa parte di Mission Bambini in Tour, una serie di eventi che attraversano tutta Italia per sostenere i progetti dedicati ai bambini più fragili, si propone di divertire adulti e bambini. E la possibilità di raccogliere fondi per una causa sicuramente nobile non farà che rendere ancora più leggero il contagioso divertimento messo in scena sul palco. “Ogni iniziativa dei nostri volontari è un tassello prezioso del grande mosaico di solidarietà che ci permette di salvare vite” spiega Stefano Oltolini, Direttore Generale di Fondazione Mission Bambini.

IL PROGETTO

Casa Cuore di Bimbi, inserita all’interno di una più ampia iniziativa che in 20 anni ha visto medici volontari italiani realizzare missioni operatorie, di screening e di formazione in tutto il mondo con oltre 2.800 bambini operati, 34mila visitati e 600 operatori locali coinvolti, si propone di essere uno spazio sicuro e accogliente, adiacente al reparto di Cardiochirurgia Pediatrica del Niguarda, dove le famiglie dei piccoli pazienti potranno restare vicine ai propri figli durante il ricovero e trovare sostegno, conforto e accoglienza. Non mancherà anche un’attività di mediazione culturale e psicologica.

La nuova struttura di circa 200 metri quadri, aperta 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, sarà composta da 3 camere da letto con bagno finestrato, una lavanderia, un’ampia area gioco, una cucina e un soggiorno. Mission Bambini si farà carico interamente dei costi di progettazione, ristrutturazione, forniture e impianti, arredi, design interno e gestione della struttura una volta ultimata la ristrutturazione. L’ospedale Niguarda, fornirà a titolo gratuito tutte le utenze, quindi elettricità, riscaldamento e acqua, alla Casa Cuore di Bimbi.

L’OBIETTIVO

“Avere un figlio sano è una questione di fortuna ed è una questione di fortuna, nel caso ci fossero complicazioni, vivere nella parte “giusta” del mondo- afferma Gianluca D’Elia, un volontario di Mission Bambini della Brianza – molte famiglie, invece, per poter donare un futuro ai figli devono imbarcarsi in un lungo viaggio verso nazioni lontanissime. Allora anche aspetti banali della vita quotidiana, come lavare i propri indumenti personali o comunicare con la propria famiglia d’origine, diventano importanti”.

“Casa Cuore di Bimbi vuole essere quanto di più simile ad un’abitazione, con persone pronte a fornire il calore necessario per non fare affrontare l’operazione da soli – conclude il volontario brianzolo – non è, quindi, uno spazio, ma è un abbraccio che accoglie famiglie e bambini durante la degenza”.