Inclusione a rischio, l’Istituto di Verano accusa: “Ore dimezzate e nessun dialogo con il Comune”
Dopo la replica del sindaco Consonni, l’Istituto Comprensivo torna all’attacco: “Servizio educativo ridotto rispetto ai Comuni vicini, vogliamo chiarezza e confronto”.
Verano – Si riaccende il dibattito sull’inclusione scolastica all’Istituto Comprensivo di Verano Brianza. Dopo il primo botta e risposta con l’Amministrazione comunale, la scuola ha diffuso una nuova nota in cui risponde alle affermazioni del sindaco Samuele Consonni e del gruppo ViviVerano, ribadendo la propria preoccupazione per la riduzione delle ore di assistenza educativa.
Secondo il documento diffuso dai genitori e dalla comunità scolastica, nonostante due mesi di richieste di confronto, non si sarebbe ancora aperto un dialogo diretto con i rappresentanti del Comune.
“Abbiamo deciso di porre pubblicamente la questione dopo oltre due mesi di tentativi infruttuosi di incontrare i responsabili politici e tecnici dell’Amministrazione – si legge nella nota –. Purtroppo, neppure oggi si intravede uno spiraglio di dialogo”.
“Altri Comuni più inclusivi: a Verano ore dimezzate”
Nel comunicato, la scuola invita il Comune di Verano a confrontarsi con le realtà limitrofe, dove – sottolineano – vengono adottate politiche “più inclusive” pur nel rispetto delle stesse normative regionali e nazionali. I dati diffusi dal Comprensivo evidenziano infatti uno scarto significativo:
gli alunni con disabilità residenti a Verano ricevono in media 2,9 ore settimanali di educatore, contro le 6,5 ore garantite nei Comuni vicini;
la media delle ore assegnate dal Servizio educativo di Verano sarebbe scesa al 72,5% rispetto a due anni fa;
nei comprensivi di Seregno e Giussano, le ore di assistenza sarebbero da due a tre volte superiori (tra 7 e 8,4 ore).
Le ore di sostegno statale, invece, restano in linea con la media nazionale – circa 14 a settimana per bambino – e vengono giudicate “adeguate” dalla scuola.
“Invece del dialogo, si parla di azioni legali”
Altro punto critico segnalato nella lettera è il tono della replica comunale, in particolare il riferimento a possibili azioni legali per tutelare l’immagine dell’Ente.
“È spiacevole constatare che, invece di rispondere nel merito alle criticità sollevate, si sia preferito evocare possibili azioni legali – scrivono i genitori –. È un approccio che spera di intimidire chi sta semplicemente chiedendo chiarezza e rispetto dei diritti dei bambini”.
Inclusione scolastica Verano Brianza: “Non ci fermeremo qui”
La comunità scolastica conclude ribadendo la propria disponibilità a ogni confronto costruttivo con l’Amministrazione, ma anche la volontà di proseguire l’impegno per garantire pari opportunità a tutti gli alunni.
“Vorremmo fermarci qui nella comunicazione pubblica, ma non ci fermeremo qui nell’impegno per risolvere questa situazione dolorosa”, si legge nella chiusura del comunicato.


