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Stazione Carnate sotto assedio, ma delle forze dell’ordine

30 ottobre 2025 | 18:46
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Stazione Carnate sotto assedio, ma delle forze dell’ordine

Dopo il maxi-controllo della scorsa settimana nel quartiere continua il programma di interventi delle forze dell’ordine. In settimana anche un blitz nell’ex scatolificio dismesso.

Se qualcuno aveva temuto che il maxi-controllo dell’Arma in stazione a Carnate la scorsa settimana si risolvesse in un intervento spot si è dovuto ricredere: i servizi straordinari di carabinieri e polizia locale si stanno susseguendo. E’ la risposta all’appello della sindaca Rosella Maggiolini e all’esasperazione dei residenti per i problemi di sicurezza e decoro che attanagliano il quartiere. Una risposta coordinata dalla prefettura che ha coinvolto pattuglie dell’Arma da diverse compagnie.

Maxi-servizi in corso anche ora in stazione a Carnate

Oggi, 30 ottobre, alle 18, la sindaca afferma soddisfatta: “certo che ci sono stati e ci saranno altri maxi-servizi delle forze dell’ordine, uno è in corso anche in questo momento in cui parliamo”. Stazione sotto assedio, dunque, ma delle forze dell’ordine per provare a invertire la rotta dell’allarme sicurezza esploso in particolare due settimane fa, con una rissa a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria tra gruppi di giovani stranieri.

rissa stazione carnate

“Siamo di fronte a una risposta articolata e non episodica da parte della prefettura e delle forze dell’ordine – ha commentato Maggiolini – e per il momento trovo che sia adeguata. Certo, il problema non può dirsi risolto in così breve tempo ma altri interventi sono già pianificati. Non posso comunicare le date per ovvie ragioni di efficacia”.

Blitz anche nell’ex scatolificio, rifugio abusivo

Fa notizia quello che la sindaca Maggiolini aggiunge, sugli interventi dei carabinieri e degli agenti della locale nella zona della Stazione di Carnate: “questa settimana hanno svolto un servizio di controllo anche all’interno dell’ex scatolificio”.

ex scatolificio Bestetti carnate

Si tratta dello stabilimento dismesso a poche centinaia di metri dalla ferrovia, da anni utilizzato come rifugio da senza fissa dimora e clandestini. Organizzare un blitz in un luogo così ampio e isolato, con molte vie di fuga, si era rivelato in questi anni molto complesso. Tra il 2021 e oggi, a dire il vero, le presenze di abusivi nel capannone sembravano essersi ridotte. Un segnale che andrebbe valutato comunque da più punti di vista, compreso quello meno immediato: i senza tetto che bazzicavano la zona in cerca di un rifugio ma senza commettere azioni criminali si sono via via ridotti, di fronte alla presenza di soggetti nuovi e più critici nell’area della stazione. Comunque sia,  l’intervento sull’ex scatolificio evidenzia un approccio ad ampio raggio nella strategia di intervento delle istituzioni. “Per ora non posso dire cosa i carabinieri hanno trovato nello stabilimento”, ha chiosato la sindaca.

L’attenzione al momento resta alta, con i residenti che provano a sperare che l’onda d’urto sia abbastanza forte da spazzare via i problemi di sicurezza del quartiere.