Sanzioni UE: impatto sulle conversioni da rubli a Bitcoin tramite stablecoin
L’UE propone sanzioni su A7A5, stablecoin russa legata al rublo, che incanala miliardi attraverso il Kirghizistan. Il flusso sanzionato rappresenta solo il 2,37% del volume Bitcoin europeo.
L’Unione Europea sta imponendo sanzioni contro A7A5, una stablecoin legata al rublo, emessa da A7 e Promsvyazbank (PSB), per bloccare trasferimenti di miliardi di dollari verso i mercati cripto europei attraverso il Kirghizistan. Le sanzioni, proposte il 6 ottobre, vieteranno transazioni con A7A5 alle entità UE e colpiranno banche in Russia, Bielorussia e Asia centrale.
Nonostante rappresenti solo il 2,37% del volume di Bitcoin, A7A5 ha un valore circolante di 496 milioni di dollari, con transazioni cumulative di 68 miliardi. A7, controllata dal banchiere moldavo Ilan Shor e PSB, già sanzionati nel 2022, continua a crescere, utilizzando cambiali digitali sulla rete Tron per pagamenti internazionali, nonostante le restrizioni.
A7A5:dominio nel mercato rublo-criptovalute
La rete A7 rappresenta il principale canale per convertire rubli russi in criptovalute. Gli utenti convertono i rubli in A7A5 tramite la configurazione A7/Old Vector, scambiano la stablecoin sull’exchange Grinex, registrato in Kirghizistan, per poi convertirla in stablecoin in dollari, principalmente USDT. I token vengono emessi su Ethereum e Tron prima di essere indirizzati ai destinatari, inclusi potenzialmente fornitori di servizi di asset virtuali (VASP) con sede nell’UE.
Per comprendere meglio il funzionamento di questa rete, consideriamo i principali canali di conversione:
- Canale A7A5/Grinex: conversione diretta di rubli in A7A5, poi in USDT tramite Grinex.
- Mercati OTC e P2P: flussi di rubli verso USDT attraverso mercati over-the-counter (OTC) e peer-to-peer (P2P) in Russia, spesso su Tron.
- Hub di transito regionali: ecosistemi VASP in espansione, come quello del Kirghizistan, che facilitano il routing dei fondi.
Gli Stati Uniti hanno sanzionato Netex24 e Bitpapa per aver gestito rampe di accesso crypto a favore di attori sanzionati. Inoltre, Garantex, il principale fornitore di servizi OTC, ha sospeso le operazioni dopo che Tether ha congelato portafogli contenenti circa 2,5 miliardi di rubli a marzo. Le autorità turche, in risposta al routing di fondi attraverso la loro giurisdizione, hanno introdotto limiti di trasferimento per le stablecoin pari a 3.000 dollari al giorno e 50.000 dollari al mese.
Connessioni tra Garantex, Grinex e A7
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti riporta che Grinex, fondata da ex dipendenti di Garantex, ha trasferito i depositi dei clienti per garantire continuità operativa dopo le azioni delle forze dell’ordine. La sua costituzione è prevista entro il 2024, con operatività dal 2025. A7A5, creata per i clienti russi di A7 con il supporto di Old Vector e Garantex, è una stablecoin usata per eludere le sanzioni.
L’OFAC ha sanzionato A7, le sue sussidiarie e Old Vector, identificando A7A5 e Grinex come principali canali di conversione da rublo a criptovaluta. Nell’UE, la coppia BTC/EUR domina il trading, con volumi in euro al 10% del mercato globale BTC-fiat nel 2024 (dati Kaiko). Il volume di Bitcoin nell’UE ha raggiunto 7,5 trilioni di dollari nella prima metà del 2025 (Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati). A7A5 ha elaborato 68 miliardi di dollari in transazioni (Elliptic), con stime di Ilan Shor a 89 miliardi.
Il flusso verso l’Europa, circa 4,08-5,34 miliardi (6% dei pagamenti di A7), rappresenta lo 0,071% del volume Bitcoin dell’UE, ma escludendo rotte OTC/P2P e hub regionali, il flusso rublo-Bitcoin raggiunge il 2,37%, indicando un impatto marginale delle infrastrutture sanzionate sulla liquidità crypto europea.
Le sanzioni UE contro A7A5 mirano a bloccare un canale di elusione delle sanzioni, con un impatto limitato (2,37%) sulla liquidità BTC/EUR. Riflettono un coordinamento normativo tra UE, USA e Regno Unito per colpire l’infrastruttura crypto.
Per i mercati, le sanzioni creano oneri di conformità per i VASP, senza però intaccare il trading BTC/EUR. La sfida è l’applicazione efficace delle norme, poiché gli attori sanzionati si adattano rapidamente. Le sanzioni non minacciano la liquidità Bitcoin europea, ma richiedono vigilanza continua.
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