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Meda dopo l’alluvione: polvere, cattivi odori e topi. Sindaco: “ancora un mese per tornare alla normalità”

17 ottobre 2025 | 09:13
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Meda dopo l’alluvione: polvere, cattivi odori e topi. Sindaco: “ancora un mese per tornare alla normalità”
Una delle strade di Meda

Alla nostra redazione sono arrivate diverse segnalazioni. Abbiamo chiesto al sindaco Luca Santambrogio lo stato degli interventi previsti per ripulire la città

Meda. C’è voglia di tornare alla normalità a Meda dopo l’alluvione del 22 settembre. Ma servirà ancora tempo: “almeno un mese, forse un mese e mezzo”, sottolinea il sindaco Luca Santambrogio.
A tre settimane dall’esondazione del Tarò, le strade – un tempo ricoperte di fango – oggi sono una distesa di polvere. Una coltre sottile che costringe i residenti a tenere chiuse le finestre e a rinunciare a stendere i panni all’aperto.

E poi c’è piazza Mercato, divenuta il simbolo di quel tragico lunedì mattina: lì si trovano ancora accatastate circa 5 tonnellate di rifiuti di ogni genere. “Sono ancora lì, e girano pure i topi”, lamentano diversi cittadini. Una situazione che alimenta il malcontento di una comunità già provata da quanto accaduto.

Polvere e cattivi odori: le strade di Meda dopo l’alluvione

“Ogni macchina che passa alza una nuvola di polvere”, racconta un cittadino alla nostra redazione. “Senza parlare dello stato in cui si ritrova l’auto dopo aver parcheggiato. Le finestre non si possono aprire, entra di tutto, e anche l’odore non è dei migliori.”

Sulla piazza social dedicata a Meda le segnalazioni si moltiplicano. “Sarebbe lecito sapere quando le strade torneranno a uno stato decoroso – scrive l’amministratore Manuele Cortese – poiché a distanza di giorni e giorni si sono visti solo operai con soffiatori che hanno spostato ai lati e nell’aria la terra. C’è chi ha steso i panni trovandoseli color marrone, proprio a causa di quella polvere. Credo che anche solo respirare l’aria in quelle zone non sia salutare.”

L’Amministrazione comunale è già a conoscenza del problema, ma intervenire non è semplice, come spiega il sindaco Santambrogio: “Abbiamo già provato con tutti i mezzi di EcoNord e Gelsia, ma non sono stati sufficienti. Ci siamo quindi rivolti a ditte specializzate esterne, che in questi giorni stanno effettuando sopralluoghi. Con l’ultima alluvione le strade si erano pulite un po’ da sole grazie alle piogge, ma stavolta il tempo stabile non ci aiuta. Direi comunque che di acqua ne abbiamo avuta abbastanza. Capisco i cittadini, ma serve pazienza.”

Cinque tonnellate di rifiuti in piazza Mercato (con i topi)

È ormai diventata la piazza simbolo dell’alluvione del 22 settembre: piazza Mercato, a pochi metri dalle scuole Anna Frank. Qui sono stati accumulati tutti i rifiuti – di ogni tipo – raccolti per le strade, davanti alle case e alle attività commerciali. Ricordi e risparmi di una vita, ammassati per un totale di circa 5 tonnellate. Un impatto visivo forte, ma non è solo questo a preoccupare: molti residenti segnalano la presenza di topi, cattivi odori e la vicinanza del deposito a un’area frequentata dai bambini.

rifiuti in piazza Mercato a Meda dopo l'alluvione

“Il nostro primo obiettivo è stato liberare le strade dai rifiuti – spiega Santambrogio – poi abbiamo individuato piazza Mercato come punto di raccolta. Già dalla settimana successiva all’alluvione tre camion passano ogni giorno per raccogliere il materiale, ma con 5 tonnellate di rifiuti tre camion non possono fare miracoli.”

Per accelerare i tempi, il Comune ha stretto un accordo con BEA (Brianza Energia Ambiente), che da lunedì 20 ottobre avvierà una rimozione massiva: “Saranno impiegati due operatori a terra e macchinari più capienti e potenti, come camion doppi e ragni. L’obiettivo è rimuovere una tonnellata alla volta, ma servirà pazienza: ci vorrà almeno un mese, forse un mese e mezzo di lavoro”, aggiunge il sindaco.

In quelle tonnellate di detriti c’è di tutto: indumenti, elettrodomestici, mobili, oggetti vari. “Dobbiamo comunque rispettare il ciclo dei rifiuti – precisa Santambrogio – grazie a BEA abbiamo già individuato impianti di raccolta in grado di accogliere grossi quantitativi, ma sono tutti fuori provincia.”

E per la presenza dei topi? “Siamo a conoscenza anche di questo problema – conclude – e stiamo già lavorando a un progetto di derattizzazione importante. Sono in contatto costante con la dirigente delle scuole Anna Frank, e all’interno dell’istituto non sono stati riscontrati problemi.”