“La forza della prevenzione, il tuo alleato verso il benessere”: Synlab ospite al Villaggio della Salute
Ospiti d’eccezione dell’incontro con focus sulla prevenzione primaria, secondaria e terziaria, il dott. Andrea Merlo, medico chirurgo specialista in medicina interna e il dott. Shahab Hashemi Asasi, medico chirurgo ad indirizzo internistico Servizio Check-up.
Monza. “La forza della prevenzione, il tuo alleato verso il benessere“. Questo il titolo dell’ incontro a cura di Synlab organizzato nel pomeriggio di sabato 4 ottobre, presso lo Spazio Manzoni 16, in occasione del “Villaggio della Salute“, il grande evento che ha portato incontri, screening gratuiti, consulenze mediche e attività di benessere direttamente nel cuore di Monza fino a domenica 5 ottobre.
Ospiti d’eccezione dell’incontro moderato da Agnese Zappalà, giornalista di MBNews, media partner dell’evento, il dott.Andrea Merlo, medico chirurgo specialista in medicina interna e il dott.Shahab Hashemi Asasi, medico chirurgo ad indirizzo internistico Servizio Check-up.
Prevenzione primaria e buona alimentazione
La prevenzione primaria rappresenta il primo e più importante livello di tutela della salute: mira a ridurre l’incidenza delle malattie intervenendo sui fattori di rischio modificabili, attraverso stili di vita sani, vaccinazioni, educazione alla salute e scelte consapevoli. Accanto a essa, la prevenzione secondaria punta alla diagnosi precoce tramite screening e controlli, mentre la terziaria si concentra su riabilitazione, follow-up e riduzione delle complicanze. In questo quadro, stili di vita corretti e una buona alimentazione sono pilastri fondamentali.
“Quando si parla di prevenzione primaria, è essenziale affrontare alcuni temi chiave, a partire ad esempio dal fumo – esordisce il dott. Hashemi. “Oggi esiste ancora poca consapevolezza riguardo alle sigarette elettroniche: introdotte inizialmente come alternativa meno dannosa per chi voleva smettere di fumare, gli studi dimostrano che non è così. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le e-cig contengono nicotina e altre sostanze tossiche che possono nuocere alla salute. Le ricerche recenti hanno evidenziato un aumento della tosse cronica, della bronchite e un peggioramento della funzione polmonare, ma anche effetti negativi sull’apparato cardiovascolare. La vera prevenzione, quindi, non è sostituire un tipo di fumo con un altro, ma eliminare ogni forma di dipendenza: l’obiettivo deve essere una cessazione completa“.

“Un altro aspetto fondamentale della prevenzione primaria è l’educazione alimentare. Quando parlo ai miei pazienti di alimentazione sana, utilizzo infografiche semplici e chiare, che aiutano a comprendere come comporre un piatto equilibrato. La piramide alimentare è stato uno dei primi modelli per rappresentare la dieta mediterranea. Nei modelli più recenti, alla base della piramide non troviamo solo frutta, verdura e cereali, ma anche elementi come l’esercizio fisico, la sostenibilità ambientale e la convivialità, aspetti oggi riconosciuti come parte integrante del benessere. Nella parte inferiore si collocano frutta, verdura e cereali integrali, poi le fonti proteiche sane come pesce, legumi, uova e frutta secca, mentre al vertice, da consumare con moderazione, troviamo dolci, alcol e sale“.
“Un modello molto efficace è anche il “piatto del mangiar sano” sviluppato dall’Università di Harvard, che aiuta a visualizzare la corretta composizione dei pasti: circa il 50% del piatto dovrebbe essere composto da frutta e verdura, mentre la parte restante da proteine sane e cereali integrali. Questo schema semplice e pratico aiuta a promuovere una prevenzione efficace attraverso scelte quotidiane consapevoli”.
L'”Inflammaging” e lo stress: gli effetti sulla salute
“Il concetto di inflammaging, termine nato dall’unione di inflammation (infiammazione) e aging (invecchiamento), è stato introdotto per descrivere le conseguenze biologiche di una infiammazione cronica di basso grado, tipica di alcune condizioni come l’obesità e la sedentarietà – prosegue Hashemi. “In un soggetto sano e normopeso, le cellule producono proteine ad azione antinfiammatoria, che aiutano a mantenere l’equilibrio dell’organismo. Al contrario, nel soggetto obeso o sedentario, vengono prodotte adipochine, molecole che favoriscono un stato infiammatorio persistente. Questa condizione, pur essendo silente, può nel tempo compromettere diversi apparati, cardiovascolare, metabolico, muscolo-scheletrico, e contribuire allo sviluppo di malattie croniche come diabete, aterosclerosi e degenerazioni articolari“.
“Un altro fattore sempre più rilevante è lo stress, un meccanismo di adattamento naturale con cui il corpo risponde a stimoli interni ed esterni. Quando diventa cronico o eccessivo, può generare ripercussioni negative su mente e corpo, aumentando il rischio di disturbi cardiovascolari, insonnia, ansia e calo delle difese immunitarie. Oggi numerosi studi confermano l’efficacia della psicoterapia e delle tecniche di gestione dello stress. In ottica di prevenzione primaria, mi piace ricordare però i benefici della mindfulness, una pratica di consapevolezza del momento presente che include esercizi come la meditazione sul respiro, il body scan, la camminata meditativa o il mindful eating. nche solo 20 minuti al giorno possono portare benefici significativi: riduzione dello stress, miglioramento della concentrazione e maggiore equilibrio emotivo”.
Il ruolo della prevenzione secondaria
“In Italia, tra le principali cause di morte troviamo le malattie cardiovascolari e i tumori – spiega il dott. Merlo. “Ma vi sono poi tutta una serie di altre patologie, non necessariamente mortali ma croniche, come il diabete (che interessa circa il 6,5% della popolazione, oltre 4 milioni di persone) e le malattie renali, che impattano fortemente sulla salute delle persone ed è altrettanto importante revenire. La prevenzione secondaria consente di individuare i primi segnali di queste condizioni, permettendo interventi tempestivi. Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, oggi disponiamo di score di rischio validati: strumenti che, inserendo parametri come età, abitudine al fumo e valori pressori, stimano la probabilità di un evento cardiovascolare nei successivi dieci anni”.

“È fondamentale misurare la pressione arteriosa almeno una volta l’anno, monitorare i livelli di colesterolo e, nei soggetti a rischio elevato, eseguire esami più approfonditi come elettrocardiogramma, ecografia addominale ed ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA). Per la prevenzione delle malattie metaboliche e renali, sono raccomandati il dosaggio della creatinina e dell’albuminuria (ogni 3-5 anni sopra i 50 anni), la misurazione della glicemia (ogni 3-5 anni sopra i 40 anni), oltre a ecografia addominale e, se necessario, fibroscan epatico“.
“Sul fronte oncologico, nei maschi il tumore più frequente è quello alla prostata (circa il 20% dei casi), mentre nelle donne è quello al seno (29%) – prosegue Merlo. “È importante superare lo stigma che spesso accompagna la visita urologica: dopo i 40 anni andrebbe eseguita ogni 1-2 anni. Anche i giovani dovrebbero prestare attenzione alla salute genitale, praticando l’autopalpazione del testicolo, utile per individuare precocemente tumori testicolari – tra i più frequenti in età giovanile – o condizioni come il varicocele. Per le donne, si consiglia una mammografia ogni 1-2 anni a partire dai 40 anni, e una ecografia mammaria dai 30 anni, con la stessa frequenza: i due esami sono complementari. Un altro aspetto cruciale è la prevenzione del tumore del collo dell’utero: il 99,7% dei casi è legato a infezione persistente da HPV“.
“In questo senso, la vaccinazione anti-HPV rappresenta un intervento di prevenzione primaria molto efficace, mentre la ricerca del DNA virale e il Pap test costituiscono strumenti fondamentali di screening e diagnosi precoce, capaci di ridurre drasticamente incidenza e mortalità”.


