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Il sindaco di Lazzate: “il Pd contro Pedemontana e poi approva il maxi Data Center”

21 ottobre 2025 | 17:57
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Il sindaco di Lazzate: “il Pd contro Pedemontana e poi approva il maxi Data Center”
Andrea Monti, sostenitore di Pedemontana.

La contestazione di Andrea Monti, sostenitore dell’infrastruttura, sulla presunta incoerenza del PD. E la risposta di Francesco Cereda: “questione di saldo positivo”.

Andrea Monti, sindaco di Lazzate ed ex consigliere regionale “paladino” del progetto Pedemontana mette il becco nei municipi altrui. Quello di Vimercate in particolare, colpevole dal suo punto di vista di incoerenza sul tema di consumo di suolo. Dai suoi canali di comunicazione ha diffuso un messaggio che prende di mira una recente delibera di consiglio comunale di Vimercate: quella con la quale la città ha dato il via libera all’insediamento di un grande Data Center nell’area Giambelli. Un voto sostenuto dalla maggioranza di centrosinistra che, a suo modo di vedere, è in contraddizione con la battaglia anti-Pedemontana incentrata proprio sulla tutela del suolo.

La contestazione di Andrea Monti, pro Pedemontana

Scrive Andrea Monti rispetto all’ultima manifestazione No Pedemontana: “Proprio nei giorni in cui la sinistra e il PD organizzavano la sfilata dei Sindaci No Pedemontana del 4 ottobre, andata poi in scena con il solito rosario classico di queste occasioni: difesa del suolo, stop al cemento, siamo la provincia più urbanizzata, salviamo i prati, a Vimercate il Consiglio comunale approvava (ovviamente con voto favorevole della sinistra) un intervento da oltre 20 ettari che ne consumerà quasi 12 di prati in un colpo solo. Se pensiamo che il tanto contestato progetto di Pedemontana, opera europea strategica e attesa da 50 anni, considerato come la devastazione totale, ne occuperà mal contati 40, fatichiamo davvero a trovare una coerenza logica in tutto questo”.

Monza corteo Pedemontana

Monti, prevedendo la contestazione, ha aggiunto: “diranno che in quel caso il progetto era pianificato già da tempo, ma allora cosa c’è di più pianificato da tempo di Pedemontana, di cui parliamo da 50 anni”? Altra nota critica sui “capannoni di 22 metri” che dovrebbero costituire il Data Center di Vimercate, “quando per pochi metri sopra il livello del suolo degli svincoli di Pedemontana si sono consumate le critiche”.

Monti ha voluto poi puntualizzare che la sua non è una critica all’operazione del Comune di Vimercate che peraltro porterà una decina di milioni di euro alle casse pubbliche più rilevanti opere: “Sviluppo, investimenti, innovazione sono concetti che hanno per me piena dignità e sono davvero convinto come possano portare valore a un territorio”, ha detto. Ma che si tratta appunto di coerenza.

Il sindaco di Vimercate: questione di “saldo positivo”

Francesco Cereda, sindaco di Vimercate, nella replica al collega Andrea Monti ha esordito così: “Questa operazione non comporta alcun consumo di suolo perché non si trattava di suolo libero ma a vocazione industriale fin dagli anni ’80. Si è semplicemente dato seguito a una previsione urbanistica. Fatta questa premessa, posso anche capire che possa sembrare a qualcuno una questione di lana caprina. Allora a Monti risponderò così…”.

Francesco Cereda sindaco di Vimercate mb

La replica punta tutto sul concetto di “saldo positivo”. “La nostra operazione  – ha detto Cereda – porta a casa il maggior vantaggio possibile per la collettività, con un consumo che si sarebbe compiuto comunque, in quanto già previsto. Ma nella Tratta D di Pedemontana Monti mi deve spiegare dov’è il saldo positivo”. Secondo Cereda (e gli altri sindaci del Vimercatese, compresi quelli di centrodestra) l’infrastruttura voluta da Regione Lombardia consuma suolo e distrugge il Parco PANE senza benefici prevedibili: “con i pedaggi che si prospettano farà la fine di Brebemi: la useranno solo gli automobilisti rimborsati dalle aziende e chi deve evitare gli ingorghi da incidente stradale. Così succede per la Tangenziale Esterna: i pendolari continuano a preferire la Est che costa un quarto”.