BRICS: 10 nazioni eurasiatiche unite per limitare l’egemonia del dollaro
La Cina guida il BRICS e l’SCO per creare una Nuova Banca di Sviluppo e un sistema di pagamento in valute locali, riducendo la dipendenza dal dollaro USA. Sfide per i paesi eurasiatici.
Durante il Summit SCO 2025, la Cina, membro del BRICS, ha presentato ai paesi membri eurasiatici un piano per l’istituzione di una Nuova Banca di Sviluppo, dove i prestiti possono essere erogati in valuta locale per porre fine alla dipendenza dal dollaro statunitense.
L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) è composta da 10 paesi membri: Cina, India, Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Pakistan, Russia, Tagikistan, Uzbekistan e Bielorussia.
Nell’ultimo aggiornamento, i paesi eurasiatici della SCO, che includono anche membri dei BRICS, hanno concordato di creare una Nuova Banca di Sviluppo, insieme a un nuovo sistema di pagamento per bypassare le transazioni in dollari statunitensi.
L’obiettivo è rimodellare le dinamiche finanziarie globali a favore dei paesi in via di sviluppo, riducendo la dipendenza dall’Occidente. La Cina ha promosso questa iniziativa trasformativa con successo, consolidando il proprio ruolo di leadership.
Sfide e prospettive dell’iniziativa
Sebbene la Cina, membro del BRICS, abbia convinto i 10 paesi eurasiatici a ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense, il piano presenta ostacoli significativi.
Per comprendere meglio le complessità di questa iniziativa, è utile considerare i seguenti aspetti:
- Divisioni interne all’SCO: l’alleanza SCO include nazioni con visioni divergenti, come i conflitti tra India-Pakistan e India-Cina, che potrebbero ostacolare la cooperazione necessaria per implementare il piano.
- Limitata influenza economica: Paesi come Pakistan, Iran e Bielorussia hanno un PIL in calo e mancano della capacità economica per sfidare autonomamente il sistema finanziario globale dominato dall’Occidente.
- Dipendenza dall’Occidente: molti di questi paesi necessitano del sostegno economico occidentale per mantenere a galla le proprie economie, rendendo difficile l’adozione di un sistema finanziario alternativo.
Inoltre, i membri del BRICS stanno esplorando ogni possibile strategia per ridurre l’influenza del dollaro statunitense, e i paesi eurasiatici rappresentano un tassello di questa visione. Tuttavia, creare un nuovo sistema di pagamento in nazioni economicamente fragili è una sfida complessa.
Sebbene l’idea sia promettente in teoria, la sua realizzazione pratica è ardua. La maggior parte di questi paesi dipende ancora dall’Occidente per la stabilità economica. In conclusione, il sogno della Cina, membro del BRICS, di spingere i paesi eurasiatici a limitare l’uso del dollaro statunitense rimane un obiettivo ambizioso ma pieno di ostacoli.
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