STMicroelectronics ritira gli esuberi ad Agrate Brianza
Il colosso dei semiconduttori fa dietrofront. L’annuncio al Ministero in un incontro con i sindacati e i Ministri Urso e Giorgetti. Ora si apre la strada a un nuovo piano industriale per lo stabilimento.
È un’importante svolta quella emersa oggi, lunedì 15 settembre, dal tavolo convocato al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) a Roma. STMicroelectronics ha ritirato il piano di oltre 1.000 esuberi per il sito di Agrate Brianza.
Il vertice, convocato dal Ministro Adolfo Urso, ha visto la partecipazione anche del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, dell’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, e dei vertici dell’azienda e dei sindacati.
La decisione arriva dopo mesi di profonda incertezza e mobilitazione. L’annuncio della riorganizzazione globale del colosso dei microprocessori, che prevedeva 2.800 esuberi nel mondo, aveva fatto salire sulle barricate i lavoratori brianzoli, che avevano risposto con scioperi e cortei. Profonda era la rabbia dei dipendenti, preoccupati per un sito da sempre definito “fiore all’occhiello” dell’azienda, ma che sembrava destinato a subire pesanti tagli.
Ora lo scenario è cambiato e l’obiettivo comune è guardare al futuro. “L’azienda ha dato la disponibilità ad affrontare con le organizzazioni sindacali un percorso che abbia un obiettivo molto chiaro: un nuovo piano industriale che sia di sviluppo e non preveda la perdita di posti di lavoro,” ha dichiarato in una nota Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil.
In particolare la Fiom Brianza chiede: “l’avvio di un tavolo Governo–azienda–sindacati per definire un protocollo d’intesa che garantisca lo sviluppo di ST in Italia, con particolare attenzione alla tutela dei livelli occupazionali e alla crescita produttiva. Esigiamo l’immediata sospensione di qualsiasi trasferimento tecnologico o produttivo da Agrate verso l’estero, per preservare il know-how e la capacità produttiva italiana. La conferma della centralità di Agrate (Mems, potenza, intelligenza, analogica) deve tradursi in investimenti concreti, senza compromessi sull’occupazione. Apprezziamo il riconoscimento governativo della microelettronica come settore strategico e l’impegno per un Chips Act europeo che rafforzi l’autonomia produttiva. Tuttavia, senza un impegno chiaro e vincolante da parte di STMicroelectronics, non ci saranno le condizioni per negoziare su uscite volontarie o altre misure. Il nostro obiettivo è costruire un futuro che valorizzi i lavoratori e le lavoratrici, rafforzando il ruolo dell’Italia come hub tecnologico di eccellenza”
Più critica la posizione della Cisl: “Tali disponibilità sono certamente elementi positivi ma di per sé assolutamente non sufficienti -commenta Enrico Vacca, segretario generale FIM CISL Monza Brianza Lecco – E’ necessario capire gli effetti occupazionali del percorso di cambiamento di tecnologia delle produzioni di St Agrate; in ottica 2027-2032 il piano deve essere riempito con un piano industriale e di investimenti che deve essere certificata dal Board di ST”.
Anche la Regione Lombardia spinge per un progetto a lungo termine. “Il sito di Agrate deve diventare strutturalmente strategico con investimenti in nuova tecnologia, ricerca e adeguati livelli produttivi,” ha sottolineato l’assessore Guidesi, suggerendo di inserire il polo lombardo al centro del “Chips act 2.0”. La sfida, ha aggiunto Guidesi, è quella di “vincere la sfida del mercato globale nei semiconduttori”.
Soddisfatto dell’incontro anche il sindaco di Agrate, Simone Sironi che ha commentato sui social: “Le notizie giunte questa sera rappresentano un primo passo positivo. La decisione di ST di ritirare tutti gli esuberi, più volte annunciati, costituisce un importante segnale nella direzione giusta. Ora è fondamentale proseguire su questa strada: serve un piano industriale serio. Il sito di Agrate deve continuare ad essere ciò che è sempre stato: un centro di eccellenza e un polo strategico nel panorama industriale dei semiconduttori, in grado di generare occupazione e valore per il nostro territorio”.
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