“La Brianza prende parola”: oltre 150 associazioni alla manifestazione contro Pedemontana a Monza
Numerose le adesioni alla manifestazione del 4 ottobre a Monza. “Pedemontana è un gigante con i piedi di argilla, fermarla si può” sostengono i comitati promotori.
Comitati, associazioni e cittadini si preparano alla manifestazione contro Pedemontana in programma sabato prossimo 4 ottobre a Monza. Sono 150 le associazioni, i partiti e le realtà brianzole che aderiscono all’iniziativa, promossa dai comitati No Pedemontana, Comitato per la difesa del territorio, Ferma Ecomostro Tratta D Breve Pedemontana e Suolo Libero. 15 le amministrazioni comunali che hanno dato il patrocinio.
Appuntamento a Monza per una maggiore visibilità
“La Brianza prende parola contro Pedemontana” afferma Giacomo Mosca del comitato per la difesa del territorio, tra gli organizzatori. “Abbiamo scelto di manifestare a Monza e non in uno dei comuni attraversati dall’autostrada per dare maggiore visibilità alla protesta”. “Fermare Pedemontana, riprogettare insieme una nuova Brianza” è lo slogan scelto dai promotori, che settimana scorsa si sono riuniti in assemblea per definire i dettagli dell’iniziativa e ribadire i contenuti.
“Un gigante d’argilla”
“Pedemontana è un gigante con i piedi di argilla – dichiara Giacomo Mosca – Sostenuta da partiti e da interessi economici, è, secondo noi, un progetto molto fragile. I lavori sono iniziati, ma procedono molto lentamente: i cantieri sono già in ritardo rispetto al cronoprogramma annunciato. Davanti a queste difficoltà e contraddizioni, è importante unirsi e mettere in campo un movimento che prende la parola per ribadire la contrarietà all’opera e per dire la sua qualora il gigante, nei prossimi mesi, si rivelasse ancora più fragile di quello che già oggi sembra”
“Fermare Pedemontana”
Cosa significa “fermare Pedemontana”? “Significa che i cantieri già attivi sulla tratta B2 e C sono, rispetto ai programmi, in grandissimo ritardo, segno di difficoltà di ogni tipo, operativo e finanziario. Significa che questi cantieri sono solo l’inizio di un’opera di cui oggi non si vede ancora un piano operativo attendibile. Oggi fermare Pedemontana costa molto meno che portarla a termine, da tutti i punti di vista, economico, ambientale e sociale. I cantieri sono una minaccia per la salute pubblica e la vivibilità dei nostri comuni” spiegano i promotori della manifestazione. “Fermare Pedemontana significa ancora interrompere l’ iter approvativo della tratta D breve nel vimercatese, dove l’ opera non è ancora approvata. E pretendere che in tutti i comuni brianzoli venga recepita nei Pgt la clausola zero consumo di suolo”.
Ritrovo sabato pomeriggio a Monza
Per tutti questi motivi, i comitati organizzatori danno appuntamento a sabato prossimo 4 ottobre alle 15 ai giardini della stazione ferroviaria di Monza, in via Arosio. Il corteo attraverserà il centro città per poi arrivare di nuovo davanti alla stazione, dove ci saranno gli interventi finali.


